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Politica Redazione 10 gennaio 2021 23:43 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
MARIGLIANO - Durante il periodo natalizio si è svolto il Consiglio Comunale. In quella sede è stato consumato, all'insegna della presunzione, dell'arroganza, della prevaricazione, l'ennesimo atto antidemocratico da parte della maggioranza.
Il copione è ormai stato assorbito dagli "arieti" e dai "ditegli sempre di si" della maggioranza: siamo 16 e comandiamo noi.
Pur di attenersi a questo postulato (in modo inconsapevole molti, in modo mirato pochi) non esitano a rimangiarsi delibere da loro votate.
Votano contro un OdG proposto dalla minoranza che, prevedeva modifiche statutarie per rendere operative le Commissioni Consiliari. Proposte statutarie che erano state da loro auspicate.
Votano invece a favore di un emendamento del Consigliere vicino a Fratelli d'Italia che abolisce le Commissioni, cancellando un luogo di discussione DEMOCRATICA e continuando a fare "opposizione" alla minoranza.
Si vuole sorvolare, per il momento, sull'attaccamento della maggioranza alle indennità; si vuole dare fiducia alle dichiarazioni dell'assessore per le misure programmate per la riapertura in sicurezza delle scuole (non supportate da atti formali a quel che ci è dato sapere); si vuole prescindere sulle azioni atte a contrastare il Covid. Mettiamo per un attimo da parte il pareggio di bilancio basato sulle "cartelle pazze". lo facciamo per dedicare un piccolo spazio ad un altro atto arrogante perpetrato questa volta nella casa comunale.
Da alcuni lustri le forze della Sinistra mariglianese (e non solo) hanno sostenuto che gli spazi di proprietà del Comune fossero destinati ad attività pubbliche. Ci riferiamo ai locali al piano terra della casa comunale occupati in passato dal Circolo Unione, dalla buvette; allo Chalet delle Magnolie, all'ex pretura, ai locali attualmente occupati dalla Polizia Municipale, ecc. Negli anni, dopo polemiche a tratti anche aspre, questi spazi sono rientrati nella disponibilità dell'Ente, quindi dei cittadini e finalizzati a servizi per la collettività.
Ebbene un "gruppo politico", invece di dedicarsi agli indirizzi programmatici dell'ENTE, per assolvere al compito loro assegnato dalle elezioni, ha dedicato il suo tempo alla ricerca e all'OCCUPAZIONE ABUSIVA di uno spazio nel palazzo di città. Per fare cosa? Per fare salotto? Per ricevere compari, comparielli e affini? Per testimoniare la loro esistenza politica? Per dire che sono diventati i padroni e qualcuno ha consegnato loro le chiavi di casa?
Questo, senza nessun atto amministrativo, senza alcuna determinazione del responsabile, senza nessuna delibera del Consiglio. E poi, quelli che potrebbero aver alloggio all'interno del Municipio sono i gruppi consiliari TUTTI (come previsto dallo statuto), qualora se ne ravvisasse la necessità, ci fossero spazi disponibili e magari dopo una bella delibera del Consiglio.
AL "GRUPPO POLITICO" in questione voglio solo ricordare che dovrebbe essere (almeno in parte) erede di quella cultura politica che poneva al centro il rispetto delle regole, la pluralità, la condivisione, la collettività, il bene comune ... la DEMOCRAZIA.
NU POC' 'E SCUORN NOOOO???
Periferia 2030
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