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Politica Redazione 09 febbraio 2021 16:12 Circa 1 minuto per leggerlo stampa
MARIGLIANO - L'Associazione Oltremarigliano scrive al sindaco, al presidente del Consiglio comunale e ai consiglieri della città di Marigliano.
"È ormai trascorso un anno dall’arresto di Patrick Zaki, un giovane egiziano segregato ingiustamente in carcere con l’accusa, mai provata, di propaganda sovversiva e terrorismo contro il governo di al-Sisi.
L’Associazione Oltremarigliano, sensibile ai temi dei diritti umani, dell’integrazione e dell’inclusione, chiede che Patrick possa diventare nostro concittadino, e che attraverso il conferimento della cittadinanza onoraria, la città di Marigliano si esprima contro la detenzione arbitraria, illegale e ingiusta del giovane Patrick a cui è negata la possibilità di godere dei diritti fondamentali dell’uomo.
Un gesto simbolico ma significativo, in continuità con l’art. 1 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani: “Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza”.
Una scelta, quella della cittadinanza onoraria al giovane Zaki, già intrapresa da diversi Comuni, primo tra tutti quello di Bologna, dove la delibera è stata votata all'unanimità.
Sarebbe bello che la stessa unanimità per la difesa dei diritti umani si verificasse anche nel nostro Comune, per questo si auspica che possiate portare in Consiglio Comunale l'appello dell’Associazione Oltremarigliano e di tanti altri cittadini italiani.
“L’Altro uomo non mi è indifferente, l’Altro uomo mi concerne, mi riguarda”, scriveva Levinàs. Patrick rappresenta il volto di coloro che credono nella ricchezza della diversità e che lottano per difenderla".
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