
Redazione
MARIGLIANELLA - Pasticcio Tari, ne parliamo con il segretario del Pd, Ciro Aliperti, secondo cui il commissariamento del comune di Mariglianella è alle porte.
Un funzionario sbaglia e il comune cerca di bilanciare tartassando i contribuenti: tira aria di dissesto finanziario?
Inutile cercare scappatoie. Il comune di Mariglianella è in dissesto finanziario, economico e politico. Non ci sono alternative, ci sarà il commissariamento. In un comune civile e con dignità qualsiasi altro sindaco e assessore al loro posto si sarebbe dimesso senza cercare scuse e avrebbe chiesto scusa ai cittadini. E se non l’avessero fatto l’avrebbe “imposto” l’opposizione consiliare, ammesso che ci fosse. Purtroppo in questo comune le cose vanno all’inverso e come dice il vecchio detto, niente importa e niente conta, ” Francia o Spagna, l’importante è che si magna”. E così di fronte a un dissesto finanziario in cui sono state svuotate le casse del comune per una amministrazione a dir poco discutibile, degli ultimi dieci anni, incarichi legali, incapacità a far pagare le tasse ai grandi evasori, si è pensato di coprire il tutto aumentando le tasse e la Tari per chi l’ha sempre pagata.
Ma è un problema che viene da lontano dunque?
Certo, ma questa decisione è stata fatta solo dopo aver tenuto le elezioni amministrative. Una decisione ingiusta, sbagliata, penosa per coprire le responsabilità di un sindaco che guarda caso era proprio lui l’assessore al bilancio negli ultimi dieci anni. Era lui il prescelto del sindaco uscente. E guarda caso alcuni assessori attuali che ricoprono la carica da più di dieci anni, sono gli stessi del decennio amministrativo che ha portato al dissesto.
Intanto si balla, si canta e la gente si diverte…
E’ una vera e propria offesa che questi signori di fronte a un comune in dissesto e senza prospettive, dove moralità e cultura, vengono oltraggiate e mortificate, da scelleratezze, limiti, inadeguatezze e scelte sbagliate, invece di ricorrere ai ripari con provvedimenti seri e ammissione delle responsabilità si mettono ad organizzare spettacoli comici per distrarre i cittadini. Una vera e propria offesa nei confronti di un paese in sofferenza”.
Ne ha parlato con il sindaco?
Chiarisco subito che non ho niente di personale nei confronti del sindaco che neanche conosco, ma gli consiglio di fare una scelta giusta e decisa, andarsene a casa da subito negli interessi del paese e della sua credibilità. Non si può restare ad amministrare per il solo fatto di garantire l’indennità mensile ai propri assessori e per sé stesso.
La giunta dovrebbe dare un segnale…
Magari avessero dato un segnale alla popolazione riducendosi almeno la loro indennità di sindaco e assessore di fronte alle condizioni di dissesto, invece niente, quasi come se a loro toccasse per merito il reddito di cittadinanza amministrativo. Potranno fare e dire ciò che vogliono, ma il dissesto è inevitabile. Sono stati commessi troppi errori e sperpero di denaro che non ci sono rimedi per far quadrare i conti. Si è compromesso il futuro e la qualità della vita dei nostri cittadini per i prossimi anni.
Gli errori ricadono sempre sugli stessi?
A rimetterci saranno i nostri figli, i ragazzi e le ragazze, le tasche delle famiglie che pagano le tasse, delle persone che amano e vogliono vivere nel proprio paese. A rimetterci sono quelli che vogliono vivere onestamente, che possono camminare a testa alta e non sono prestanomi di nessuno, se non della propria storia morale, politica, culturale e amministrativa.
Qualche suggerimento?
Non ci sono scelte, l’unica è quella di dimettersi e chiedere scusa ai cittadini, potrebbero ritornare indietro la somma delle indennità che hanno riscosso da amministratori, come risarcimento per i danni che hanno procurato alla qualità della vita e all’ amministrazione del paese.
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