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Lettere al direttore Redazione 03 novembre 2018 11:15 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
L’altro giorno un incendio è divampato a Santa Maria Capua Vetere, nella tarda serata di giovedì 1 novembre. Le fiamme hanno distrutto un capannone dello Stir, l’impianto di trito vagliatura e imballaggio dei rifiuti indifferenziati.
Nell'impianto confluiscono i rifiuti da tutto il Casertano, che poi vengono trattati e inviati al termovalorizzatore di Acerra .
Dopo quest’ennesimo rogo, di un sito di stoccaggio di rifiuti in Campania, un padre e insegnante turbato invia un’amara lettera in redazione.
“Sono un papà preoccupato per l'incerto futuro della mia famiglia. - Scrive Saverio Miele - Come educatore e insegnante, dopo l'ennesima tragedia dell' incendio di un sito di trattamenti dei rifiuti a Santa Maria Capua Vetere, non so cosa dire a mia figlia e ai miei alunni.
Le parole pronunciate dal ministro dell'Ambiente Costa:”SIAMO SOTTO ATTACCO”, mi hanno scosso. Sanno di resa.
Rimango perplesso e con l'amaro in bocca. Sento un senso di impotenza. Io credo nello Stato, non posso accettare questa capitolazione. Voglio una reazione decisa, coordinata. Voglio una Stato forte con la camorra, la quale vuole far saltare la catena dei siti di stoccaggio.
Dopo gli ultimi 7 incendi, tutti dolosi, uno dei quali avvenuto sul mio territorio, nemmeno l'ombra di un colpevole .A quando l'ennesimo incendio? Faccio un appello al ministro Costa e all'amico "Salvio" Salvatore Micillo sottosegretario all'Ambiente.
FATE PRESTO! - Conclude Saverio Miele - Lavorate giorno e notte se c'è bisogno, anche nei giorni festivi. Vi prego fatemi dare una risposta credibile, che dia la speranza di un mondo migliore a mia figlia e ai miei alunni".
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