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Lettere al direttore Redazione 15 febbraio 2022 20:51 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
MARIGLIANO - Dopo il pasticciaccio dei buoni libro, le polemiche sulle misure covid, le mancate richieste di finanziamento per l’edilizia scolastica, la manutenzione ordinaria assente o effettuata in ritardo , non poteva mancare il problema “mensa scolastica”.
La fornitura di pasti agli allievi delle scuole dell'infanzia e del primo ciclo, presenta sicuramente difficoltà nella gestione, per la delicatezza del servizio e per i piccoli utenti che ne devono usufruire.
Gestione che avrebbe dovuto vedere aumentata l'attenzione durante questo periodo pandemico.
Il Comune di Marigliano, per l'erogazione di questo servizio, ha affidato le procedure di gara, all'AGENZIA PER LO SVILUPPO DEI COMUNI DELL'AREA NOLANA che, secondo noi, non ha svolto un buon lavoro.
Oltre ai ritardi, legati alla mancanza di una seria programmazione nel settore scolastico, l'attuale amministrazione tende a delegare (a mo' di Ponzio Pilato), svilendo il proprio ruolo Istituzionale e affidando a soggetti terzi i propri compiti. Questo modo di operare, oltre a "spostare" le decisioni politiche, rappresenta un segnale di incapacità progettuale e decisionale che, sicuramente danneggia i cittadini e non permette la crescita di una sana dialettica politica con la minoranza e con la città.
Ritornando alla questione "mensa scolastica", non rimane che denunciare pubblicamente (dopo averlo fatto nei luoghi istituzionali), le criticità segnalate da molti genitori e altrettanti insegnanti durante l'erogazione di questo servizio.
Pasti non sempre rispondenti alle indicazioni del capitolato e/o ripetitivi, a volte scotti; pare non esista frutta diversa dalla mela; la fornitura di acqua avviene mediante fontanine (tra l'altro non ancora installate in tutte le scuole) e brocche invece che in bottiglie monouso, alla faccia del Covid Sars 19 e delle sue varianti; se chiude il locale dove è installata la "fontanina" i bambini non hanno più accesso all'acqua; mancata fornitura di borracce; in qualche plesso le mamme si sono organizzate comprando bottigline; rapporto bambini/refezionisti pare sia 1/45; …
A questo si aggiungono le “velate minacce” di sospensione del servizio da parte della ditta perché i pasti erogati sono pochi.
Questo non può e non deve giustificare un calo di qualità nell’erogazione del servizio. Vista la pandemia si potevano inserire clausole che salvaguardassero l’Ente e perché no, anche la ditta. Ma a quanto pare all’Agenzia, forse perché impegnata nella ricerca di personale di supporto ai RUP del Comune di Marigliano, non ci hanno proprio pensato o forse non si sono accorti che eravamo in piena pandemia.
Consideriamo inoltre che i lavoratori non percepiscono lo stipendio (qualche centinaio di euro) per mesi ed il quadro è completo. Quali possono essere le considerazioni?
Scarsa conoscenza dei problemi? Scarsa attenzione alle problematiche scolastiche? Mancanza di programmazione? Incapacità progettuale? Propensione politica alla delega per raggirare le difficoltà e/o rispondere a qualche “personaggio”?
Periferia 2030
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