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Libri Giuseppe Buonfiglio 29 dicembre 2016 15:54 Circa 1 minuto per leggerlo stampa
Il 30 dicembre p.v., a Lauro sarà ricordata la figura di Aldo Moro, il politico, accademico e giurista italiano, cinque volte Presidente del Consiglio dei ministri, Segretario politico e presidente del consiglio nazionale della Democrazia Cristiana, nel centenario della nascita di Aldo Moro
Venerdì 30 dicembre 2016, con inizio alle 18.00, presso la Sala Pasticceria GF3 a Lauro in via Del Balzo, sarà presentato il saggio dal titolo Aldo Moro, il volto umano del diritto Stato Diritto Società, curato da Franco Vittoria; saggio incentrato sulla figura e sullo statista democristiano, rapito nel tragico agguato di via Mario Fani a Roma il 16 marzo 1978 e assassinato il 9 maggio dello stesso anno dalle Brigate Rosse. Una drammatica vicenda che segnò lapice dei bui e cupi anni del terrorismo politico italiano, ponendo a dura prova la stessa tenuta dello Stato democratico e delle Istituzioni repubblicane. Al centro del saggio, pubblicato dallEditoriale scientifica, a cura di Franco Vittoria, i significativi interventi del professore Giuseppe Acocella, docente di Teoria generale del Diritto nella Facoltà di Giurisprudenza della Federico II, di mons. Franco Iannone e del sindaco di San Vitaliano, dr. Antonio Falcone. Introduce i lavori Franco Iovino, presidente dellAssociazione Altra irpinia; porteranno il loro contributo: mons. Franco Iannone, Direttore Istituto di Teologia della Diocesi di Nola; il senatore Enzo De Luca; il prof. Pasquale Moschiano; conclude Franco Vittoria, dottore di Ricerca in Scienza Politica e Istituzioni in Europa presso lUniversità degli Studi Federico II di Napoli; modera il giornalista Giuseppe Buonfiglio. Nel centenario della sua nascita (23 settembre 1916) ritorna di grande attualità linvito rivolto da Aldo Moro nel 1969 al suo partito ad aprire la mente e a guardare al nuovo con onestà e coraggio: Se noi vogliamo essere ancora presenti, ebbene dobbiamo essere per le cose che nascono, anche se hanno contorni incerti, e non per le cose che muoiono, anche se vistose e in apparenza utilissime.
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