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Libri Redazione 17 giugno 2018 22:07 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
MARIGLIANO - Venerdì 15 giugno nell’Aula consiliare del Comune di Marigliano si è chiusa con grande partecipazione la rassegna “Erranze letterarie” organizzata dall’Associazione Culturale Oltremarigliano, operante sul territorio da più di venti anni con sensibilità e passione.
L’ultimo incontro dal titolo “In dialogo con Franco Arminio” è stato moderato da Saverio Monda.
Ad ascoltare il poeta, scrittore e paesologo Franco Arminio una sala gremita e coinvolta. Un successo dovuto forse all’abilità dell’autore di aver raccolto la vecchia esigenza degli uomini di fare poesia e di averlo fatto con parole giuste, capaci di raggiungere persone comuni, rispettando la sola metrica delle emozioni.
A leggere le sue poesie, ad ascoltare le sue riflessioni, sembra che Arminio distilli precetti laici su come vivere meglio, dalla clemenza con cui suggerisce di guardare i nostri paesi, alla dolcezza che consiglia di ritrovare verso noi stessi e gli altri, eppure non è di alcuna Verità che egli intende farsi portatore se non della necessità di spezzare “l’autismo corale” nel quale l’individuo contemporaneo si è asserragliato.
Così, discutendo di paesi, di comunità, di amore e di terra, tra un verso e l’altro, in un gioco delle parti tra il poeta e il suo pubblico, Arminio è riuscito a infondere nei presenti piccoli frammenti di coralità, è riuscito a far emozionare, concludendo infine la sua performance con l’invito al pubblico ad intonare un canto liberatorio.
Abbiamo bisogno di contadini,
di poeti, gente che sa fare il pane,
che ama gli alberi e riconosce il vento.
Più che l’anno della crescita,
ci vorrebbe l’anno dell’attenzione.
Attenzione a chi cade, al sole che nasce
e che muore, ai ragazzi che crescono,
attenzione anche a un semplice lampione, a un muro scrostato.
Oggi essere rivoluzionari significa togliere
più che aggiungere, rallentare più che accelerare,
significa dare valore al silenzio, alla luce, alla fragilità, alla dolcezza.
Sono alcuni dei versi recitati durante l’incontro e tratti dalla raccolta Cedi la strada agli alberi (anno di pubblicazione 2017) , parole in cui impegno ecologico e riflessioni esistenziali, gentilezza e meraviglia, sono rimestati con tanta sincerità e mitezza da aver messo tutti d’accordo.
Viviana Papilio
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