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Libri Sanità Maria Capasso 21 dicembre 2020 22:59 Circa 3 minuti per leggerlo stampa
Marigliano - Il mariglianese Michele Scala insegna i diritti umani agli alunni in Svizzera. Da questa esperienza nasce un libro. Al centro il ruolo delle colonie libere italiane nella rivendicazione dei diritti umani. Scala, sottolinea che migliaia di migranti italiani sono andati in Svizzera e hanno contribuito a fortificate l' economia e i diritti umani. Narra, infatti, cinquant' anni di rivendicazioni delle colonie libere italiane e la prima iniziativa anti – inforiestamento di Schwarzenbach nel 1970 ad oggi. A raccontarlo è un italosvizzero
Il libro tratta dei motivi e delle differenti categorie di migrazioni, di accoglienza, d’asilo, di pregiudizi, di discriminazioni, di bullismo, di permessi di soggiorno, d’integrazione, di cittadinanza, di democrazia, di miti da sfatare, di formazione ed educazione ai diritti umani, di scuola svizzera e italiana, ricco di aneddoti personali e di famiglia. E' stata la casa editrice Albatros, il Filo, a pubblicare il racconto. La critica:"
Michele Scala lascia nel libro la via accademica e sceglie la complessità delle spiegazioni e la pedagogia dell’autenticità per sensibilizzare meglio i lettori. Ho apprezzato questa scelta perché fa apparire dietro un’osservazione –la mobilità – una persona e un destino. Scala non nasconde le difficoltà vissute, le sofferenze, i momenti di vita che l’hanno costretto a fare delle scelte, senza tuttavia la consapevolezza di prevederne le conseguenze. » E' l' opinione di Sandro Cattacin, professore ordinario di Sociologia - Università di Ginevra (Svizzera)
« I Diritti umani che in questo libro Michele Scala appassionatamente spiega, in primis, ai suoi alunni, pubblico ideale nella sua gioventù e freschezza, sono l’engagement quasi obbligato di un uomo colto, libero e aperto che ha vissuto sulla propria pelle i risultati del loro scadimento, come quando non gli si volle affittare una casa perché italiano, o quando la stessa comunità italiana gli voltò le spalle perché era diventato anche svizzero » . A dire ciò di lui è Jacopo Giovanettina, professore e collega.
« Michele Scala invita a volgere lo sguardo al passato. L’obiettivo è quello di contribuire a consolidare il senso di civile convivenza fra le generazioni future. Lo fa, sullo stimolo della propria esperienza personale, parlando di migrazione. Spiegata ai ragazzi… Ci racconta di esperienze maturate a tutela dei diritti. Quelli oggi universalmente riconosciuti come diritti umani, la cui applicazione è tutt’altro che scontata, rappresentando ancora, nei fatti, una grossa sfida. Perché il loro rispetto dipende soprattutto dalle volontà politiche dei diversi stati.» Giangi Cretti, Direttore della Comunicazione - Camera di Commercio Italiana per la Svizzera (Zurigo)
Biografia
Michele Scala è nato a Marigliano e ha studiato Lingue e Letterature straniere (inglese, francese, spagnolo e portoghese) presso l’Istituto Universitario « Orientale » di Napoli. Emigrato in Svizzera all’età di 24 anni, ha conseguito la laurea in Lettere all’Università di Losanna (italiano, storia e geografia) e in Diritti Umani all’Università di Ginevra. Impegnato in prima persona nella gestione politica e istituzionale in diversi comuni svizzeri prima da consigliere comunale poi da presidente nel 1998 a Vallorbe e nel 2014 a Renens, ha insegnato storia, geografia e italiano in una scuola media cantonale, è attualmente giudice assessore (popolare) non togato alla Giustizia di Pace di Losanna, in precedenza al Tribunale Cantonale, trainer-animatore di diritti umani nelle scuole svizzere per parte di Amnesty International, presidente dell‘AVIVO Renens e della Colonia Libera Italiana di Losanna. Il libro e' stato edito anche in edizione francese :
« La Migration expliquée à mes élèves » Editions d’en Bas, Lausanne, 2011
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