
Anita Capasso
Decidiamo di fare il bagno. Ci spogliamo, poggiamo le nostre cose su un masso, entriamo in acqua, e per un attimo esiste solo l’istante in cui mi trovo. Mi sento leggerissimo e beato, e il mare sorregge al mio posto tutto l’ultimo anno.
Tra la fine di luglio e l’inizio di settembre del 2020, Giovanni Truppi ha caricato il suo pianoforte smontabile su un camper ed è partito per una manciata di concerti resi possibili dall’allentamento delle restrizioni dopo la prima ondata della pandemia. Cercando di evitare le strade principali e tenendo il più possibile il mare a vista, Giovanni e i suoi due compagni di viaggio hanno percorso l’intero perimetro della costa italiana, dal confine con la Francia a quello con la Slovenia, immergendosi ogni giorno dentro un paesaggio impercettibile o in chiassoso mutamento. Dalle sponde contratte e burbere della Liguria, alla macchia assordante di cicale della Maremma toscana; dai litorali piatti e densi attorno Roma, alla costa del Cilento,quella dell’infanzia di Giovanni e poi alla Calabria selvaggia, malinconica; da Taranto ad Ancona, superando gli uliveti infiniti della Puglia, la frugalità generosa e quieta dell’Abruzzo, i lidi romagnoli, fino alla curva geografica che rende il nostro mare una faccenda più orientale.
Tappa dopo tappa, la costa italiana si delinea come un lento e ineludibile film famigliare dentro le parole semplici ed essenziali con i gestori dei campeggi, i turisti locali, gli amici e i parenti rintracciati lungo il percorso, osservando lo sciamare dei ragazzini sui lungomari e le processioni di santi, gli anziani stretti davanti ai tramonti, i braccianti nei campi e nelle baracche nascoste, le piccole folle illanguidite dal caldo, con le infradito affondate dentro spiagge di tardo approdo e i chilometri addosso verso bagni limpidi e solitari.
Giovanni Truppi racconta un’Italia solo apparentemente minore e perfettamente contemporanea, risvegliando una memoria che ci raccoglie tutti, nelle generazioni di ogni estate, e ci sospinge verso il desiderio della prossima a venire.
Giovanni Truppi è nato a Napoli nel 1981. Ha pubblicato cinque dischi: C’è un me dentro di me (2009), Il mondo è come te lo metti in testa (2013), Giovanni Truppi (2015), la raccolta Solopiano (2017) e Poesia e civiltà (2019), indicato tra i migliori dischi dell’anno dai principali media italiani e dal quotidiano francese “Le Monde”.
Nel 2019 ha ricevuto il premio PIMI come miglior artista indipendente dell’anno dal MEI. I suoi brani sono stati impiegati nel cinema, nel teatro e nella televisione.
Il suo ultimo lavoro, un Ep accompagnato da un libro di storie a fumetti, uscito nel 2020, si intitola 5.
La nave di Teseo, Milano 2021, euro 17.00, pagine 228, in uscita il 2 luglio
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