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Calcio Antonio Iannucci 10 giugno 2017 11:42 Circa 4 minuti per leggerlo stampa
E' stato un storico campionato quello appena concluso per la serie B che ha visto promuovere nella massima serie 2 squadre su 3 che provenivano dalla lega PRO: la Spal ed il Benevento.
Ancora più storica è stata l’annata del Benevento che da vero neofita della cadetteria in quanto per la prima volta impegnato in una così importante categoria è riuscito ad acquisire il pass per la serie A vincendo i play off a seguito delle estenuanti 42 partite di campionato che prevedono questo torneo.
Protagonista dietro le quinte di questo trionfo delle "streghe" è stato anche un savianese doc Carmine Pierro che dopo aver calcato per 13 anni i campi di tutta Italia, dagli esordienti alla Lega PRO in veste di direttore di gara, ha deciso di guardare il calcio da un'altra prospettiva, ovvero dalla panchina, nel ruolo di Addetto all'Arbitro, ma senza cambiare i risultati ottenuti: Vincendo!
Ciao Carmino come consideri la tua esperienza fina ad oggi con il Benevento?
Sono stati due anni per me molto importanti perché venendo dall'arbitraggio per poi passare dall'altra parte è significato vestire panni nuovi, scoprendo un nuovo mondo e ripartendo da zero. Questi 2 anni con il Benevento mi hanno dato una carica che ancora non avevo scoperto di avere in quanto sono stati 2 anni vincenti: non penso che mi ricapiterà spesso di vincere due campionati consecutivi e soprattutto di vivere, nell’arco di 365 giorni, la promozione in serie B e la promozione in serie A, vincendo 2 tornei difficili come quelli di lega PRO e di serie B.
Cosa ti ha trasmesso Benevento durante queste 2 stagioni?
Benevento è una città che merita tantissimo la seria A sia dal punto di vista calcistico, ma soprattutto umano: i tifosi sono stati uniti, vicini, caldi, ma nello stesso tempo riescono a non mettere pressioni sostenendoci sempre, forse anche con maggior forza, nei momenti difficili, quando se ne ha più bisogno, ma che spesso, altre piazze, proprio in quei momenti, voltano un po' le spalle. Il Vigorito è stato la nostra roccaforte, ci ha portato tanti punti, ma non solo per merito nostro, ma anche dei 7.000/8.000 che la domenica gremivano quegli spalti, con punte di oltre 11.000 presenze contro il Bari e Frosinone cosa non da poco per II campionato di serie B.
Raccontaci un po' le amicizie che hai instaurato durante questa stagione da un punto di vista più personale.
Lo spirito di squadra che si è sempre respirato in questo gruppo è sempre stato un qualcosa di straordinario, sin dalle prime battute del campionato. Detto ciò, le persone a cui mi sono più legato ed ho stretto amicizia sono Cissé, Falco ed il mister in seconda Paolo Cozzi. Non posso però non ringraziare il team manager Cilento che con il suo aiuto ho avuto una ambientamento quasi naturale nella società tanto da farmi sentire subito come uno di casa.
Qual è stato il momento più difficile di questo lungo campionato?
Il periodo più difficile del campionato è stato abbastanza lungo: i mesi da Gennaio a Marzo sono stati durissimi. Abbiamo subito parecchie sconfitte esterne, ma il momento veramente brutto è stato quello del 24 Febbraio quando perdemmo 4-3 la gara contro il Bari al Vigorito, sembrava quasi che la stagione stesse prendendo una cattiva piega, ma è anche vero che da lì raccogliemmo i cocci e trovammo la forza per ritrovarci e ripartire ancora più uniti di prima.
Per parcondicio raccontaci anche il momento più bello della stagione e quando avete capito che il sogno era lì, alla portata.
Sicuramente il traguardo è stato visibile dopo la partita dì ritorno dei play off di Perugia. Era la partita più difficile. Dopo il pareggio in casa non potevamo perdere in uno stadio difficile che ci aveva già visti sconfitti per 3-1 durante il campionato. Il passaggio del turno con il Perugia ha messo a portata di mano il massimo risultato perché sapevamo già che il Carpi aveva eliminato il Frosinone e che quindi l'ultima gara sarebbe stata nella roccaforte del Vigorito e che non era vantaggio da poco.
Per chiudere: i progetti per il futuro?
Come sempre non si può dire niente sul futuro. Per ora pensiamo a goderci per qualche giorno questo fantastico successo. Fino al 30 Giugno sono sotto contratto con il Benevento, dopo il 30 Giugno vedremo...
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