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Calcio Giuseppe Lombardi 24 febbraio 2018 12:52 Circa 1 minuto per leggerlo stampa
Il centrocampista italo-brasiliano ha parlato ai microfoni della Lega Serie A
Jorge Luiz Jorginho, centrocampista del Napoli, ha rilasciato un'intervista ai microfoni della Lega Serie A: “Sono nato ad Imbituba una piccola città fantastica sul mare del Brasile. D’inverno non c’era acqua calda per fare la doccia, non era facile nemmeno mangiare per tre giorni di fila. Però io volevo andare oltre.
Sono arrivato in Italia a 15 anni, da solo e senza la mia famiglia. E’ stato molto difficile per me, ma io volevo questo, lasciare i miei genitori non è stato semplice. Però era anche il sogno. Ho vissuto in un convitto pagando venti euro al giorno, sono stati due anni difficili che mi hanno aiutato a maturare molto. La prima volta che mia madre venne in Italia, dopo la seguì anche mio padre, non faceva altro che piangere.
Quando entrò allo stadio non riuscì a concentrarsi, è stata la cosa più bella della sua vita perchè ha visto il figlio riuscire a realizzare un sogno che era fantastico anche per lei. Poter aiutare la mia famiglia mi rende felice, sono orgoglioso di quello che sto facendo. Penso sempre alle difficoltà che ho avuto per non accomodarmi, a me piace andare in posti semplici per vedere la gente e per non perdere i valori reali.
Ci sono delle parole chiave che ho imparato come determinazione e umiltà. Giocare nel Napoli è bellissimo perchè ti fanno sentire sempre importante, qualcosa di unico. Tutti i bambini e non solo sognano lo Scudetto, lo sogniamo anche noi. Possiamo vincerlo se riusciremo a restare compatti anche nelle difficoltà.
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