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Calcio Giuseppe Lombardi 15 gennaio 2019 12:23 Circa 3 minuti per leggerlo stampa
Il tecnico azzurro ha parlato dall'università Vanvitelli
Carlo Ancelotti, tecnico del Napoli, ha parlato dall'università Vanvitelli:"Il calcio è cambiato, sono cambiate le regole, i rapporti con i media. Una volta il rapporto era molto più diretto quando non c'era tutta questa tecnologia. Il giocatore prima aveva un rapporto diretto con il giornalista, ora non più. Per questo è cambiato anche il linguaggio del calcio. Prima si parlava di formazione e ora di sistema di gioco. A proposito...cos'è un sistema di gioco? Ora vi interrogo (ride, ndr). Ve lo dico io: è la disposizione in campo dei giocatori. Ma non finisce lì: comprende anche l'insieme dei compiti che a ognuno viene assegnato.
In un 4-4-2 dico al terzino che il compito è quello di non passare mai la metà campo e quindi il giocatore si focalizza sul fatto che deve solo difendere dato che non ha necessità di attaccare. Ecco perché l'allenatore, dopo la partita, è soddisfatto, mentre un appassionato magari dirà: questo terzino non ha mai attaccato. Così alcune valutazioni per me positive possono diventare negative per altri. Un altro esempio: l'Italia è diventata famosa per catenaccio e contropiede, oggi si parla di ripartenze. Una volta un giornalista mi ha detto: come si comporta nelle transizioni positive? Io risposi: aspetta, leggo il libro (ride, ndr). Questo per dire: il calcio è semplice. La cosa più complicata è proprio la gestione di persone che lavorano con te tutti i giorni."
"Purtroppo gli ignoranti e i maleducati continuano ad andare negli stadi e dovrebbero fare un corso di educazione, senso civico e rispetto. Non se ne può più. L'altra sera a Bologna Kean è stato insultato e non ha senso. Insultano Napoli quando Napoli non gioca. Sento dire che Ancelotti non può dire di sospendere le partite, ma giuro che non l'abbiamo mai chiesto. Forse non mi faccio capire. Abbiamo solo detto che quando c'è un insulto territoriale o razziale, ma non solo contro il Napoli, la partita deve fermarsi temporaneamente. Come a Bologna. Magari ci sarà un annuncio e poi dopo la partita ricomincia. Quando piove la partita si ferma temporaneamente? Ecco la stessa cosa per i cori. Nel 2000 ho aspettato dure ore, possiamo aspettare anche dieci minuti per far raffreddare gli animi. Lo so bene che se si sospende la partita 60mila persone devono andar via. Tutto qua."
"Vincere lo scudetto? Il Napoli ha costruito un progetto vincente perché in dodici anni dalla Serie C è stabilmente in Champions con bilanci a posto, società sana, giocatori promettenti e importanti. Questo, ad esempio, è un progetto vincente. Magari mi domando: quanto tempo ci vuole per vincere? Impossibile dirlo. La vittoria è legata a piccolissimi dettagli. Dico che il Napoli è un gruppo vincente e che può vincere. In quanto tempo non lo so, ma non c'è da aspettare tanto. La squadra mi sembra forte, abbiamo investito bene in questi anni. Il gruppo è giovane, sano, e c'è intenzione di investire ancora."
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