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Mauro Romano 14 ottobre 2015 17:08 Circa 3 minuti per leggerlo stampa
Il prossimo 28 ottobre, alle ore 17:30 a Villaricca (Na), presso la Biblioteca ubicata nel Palazzo Somma-Baldascini - Piano Terra - Via Sei Martiri n. 34, ci sarà la presentazione del libro di Mario Visone, "Dalla parte delle Viole", edizioni “Homo Scrivens”. Un testo molto interessante, che la recensione di Maura Messina introduce in modo perfetto.
La rivoluzione nella Rivoluzione. Una storia fatta di ricerca di nuovi equilibri dell’animo umano attraverso il sovvertimento dell’ordine naturale delle cose.
Ed è in quest’ottica che va collocata la scelta del titolo del romanzo di Mario Visone “Dalla parte delle viole”. Chi di noi sceglierebbe di stare dalla parte di esseri così delicati? A un occhio poco attento sembrerebbe di scegliere di stare con i perdenti, invece no, bisogna guardare più in là, andare oltre, ed è a questo punto che la rivoluzione diviene pretesto, un modo per giustificare ogni azione, per sentirsi parte di un grande cambiamento che ufficialmente mira a un miglioramento del mondo intero.
Pagina dopo pagina, si scopre che il motore che muove e smuove tutto è l’amore, quella forza davvero rivoluzionaria che muta gli scenari e fa sì che i fiori abbiano la forza dei leoni.
È un viaggio attraverso la poesia che si nutre di antichi valori che oggi sembrano lontani: libertà, onestà, fiducia, senso di appartenenza, umanità… ideali per i quali si è disposti a tutto, anche a morire.
Il protagonista è un giovane anarchico italiano recatosi in Spagna per vendicare la morte del poeta Federico Garcia Lorca. Lì si unirà al Poum e si troverà a vivere appieno gli orrori della guerra spagnola.
In questa cornice sboccerà una speciale storia d’amore. Coprotagonista è la speranza, a tal proposito cito dal libro:
<<Ci prenderemo cura della nostra speranza>>
<<Amandoci ovviamente>>
<<Amandoti ovviamente>>.
-Salve Mario, puoi spiegarci la scelta del titolo?
Il titolo ha una genesi ambivalente. E’ una doppia scelta di campo. Mentre si dichiara esplicitamente dalla parte della fragilità della bellezza incarnata in un fiore, dall’altro omaggia le donne della resistenza spagnola che usavano cucire una piccola viola sotto i baveri delle divise d’ordinanza sottratte alle soldatesse di Franco a simboleggiare la loro libertà
-Nonostante la storia sia ambientata nel 1936 sembra voler gridare al lettore la sua attualità. Qual è il messaggio che vuoi trasmettere?
Io credo che sia giusto resistere ad ogni costo e in ogni modo alle ingiustizie da qualsiasi parte esse provengano. Questo libro è un libro di libertà. Vorrei che, una volta finita la lettura, nelle parole e nei gesti ognuno si sentisse più responsabile e cercasse di sporcarsi della vita degli altri.
-Ti sfido elenca dieci parole rappresentative dell’opera.
Libertà; resistenza; bellezza; Spagna, poesia, mare, anarchia, amore, Garcia Lorca, Maria.
-Ora dieci parole che rappresentano te
Dieci parole per descrivermi sono davvero troppe. Se le conoscessi probabilmente avrei risolto gran parte dei dubbi su me stesso.
-Dimmi un motivo per cui un lettore dovrebbe scegliere di leggere il tuo libro
Sono convinto che un lettore debba essere bravo a farsi scegliere da un volume. Non deve essere bravo a sceglierlo. Sono convinto che la storia in sé possa coinvolgere chi ha voglia di sentirsi parte di una storia che è ancora la nostra storia e che sarà la storia degli anni a venire.
Leggendo “Dalla parte delle viole” mi son soffermata su queste parole che sembrano scritte per me:
<<Qualche volta sono le sfumature a essere ingombranti, non i colori pieni …>>
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