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Cinema Redazione 02 agosto 2021 11:27 Circa 4 minuti per leggerlo stampa
GIFFONI - Il Premio CIAL per l’Ambiente 2021 a THE RECYCLING MAN, del regista Carlo Ballauri, un cortometraggio presentato al festival del cinema per ragazzi più importante al mondo nella categoria Parental Experience. Il Consorzio, che si occupa di raccolta e riciclo dell’alluminio, è al Festival per parlare di ambiente e sostenibilità fin da quando questi erano argomenti meno familiari per il pubblico.
Negli anni CIAL e GIFFONI hanno realizzato progetti per le scuole primarie e superiori, iniziative per promuovere il riciclo attraverso l’ambitissima Ricicletta, organizzato laboratori e incontri e portato tra i giffoner quelli che sono considerati veri e propri monumenti di lattine come l’arcobaleno di quest’anno che accoglie tutti nella cittadella.
Un grande e sgargiante arcobaleno, alto 4 metri, presentato al festival in collaborazione con Coca-Cola HBC Italia, è realizzato utilizzando ben 3mila lattine in alluminio. Un’installazione colorata e di forte impatto che si inserisce nel progetto europeo ‘Every Can Counts’ (in Italia ‘Ogni Lattina Vale’) teso a promuovere su larga scala una visione moderna del sistema di gestione dei rifiuti e a stimolare le buone pratiche ambientali. Un’opera simbolica che invita a guardare al futuro con fiducia e che prende ispirazione dagli arcobaleni disegnati dai bambini durante i lockdown con l’augurio ‘Andrà tutto bene’.
Il PREMIO CIAL PER L’AMBIENTE 2021. È una produzione italiana del 2020 il film vincitore del “Premio CIAL per l’Ambiente” al Giffoni Film Festival di quest’anno, premio ufficiale istituito con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e giunto ormai alla sua diciassettesima edizione, rappresentato dal Grifone in alluminio riciclato.
«Si può sempre far di più, CIAL ha raggiunto ottimi risultati – spiega Giuseppina Carnimeo, direttore generale di CIAL Consorzio Nazionale per il Riciclo dell’alluminio, presente al festival – Nel 2020 ricicliamo in Italia il 70% dei rifiuti di imballaggio immessi sul mercato. Risultati che hanno superato gli obiettivi europei. Ma non dobbiamo fermarci, dobbiamo ricordaci l’importanza dei comportamenti corretti e di temi legati alla differenziata e al riciclo. Cerchiamo di fare questo anche con i nostri progetti al Giffoni Film Festival, un momento di diffusione della cultura della sostenibilità ambientale. Da vent’anni abbiamo messo un piccolo seme che è cresciuto. Al Giffoni ci leghiamo laddove c’è una comunione di intenti su benessere e responsabilità. Quest’anno abbiamo realizzato l’arcobaleno. Nasce perché sappiamo da quale periodo veniamo. Ci siamo lasciati ispirare da quegli arcobaleni che i bambini durante il lockdown disegnavano. Vogliamo credere in un mondo migliore. Tutti valori condensati nel Premio CIAL per l’Ambiente nato e istituito con il ministero dell’Ambiente e rappresentato da un Grifone d’alluminio riciclato. Quest’anno lo diamo al cortometraggio di Carlo Ballauri, una produzione italiana del 2020. Ai ragazzi diciamo di essere sempre consapevoli delle proprie responsabilità, quando si è tali si sta bene con se stessi, con gli altri e il mondo intero».
Sinossi del film
Jacob, un ragazzo immobilizzato su una sedia a rotelle, combatte la noia spiando i suoi vicini dall'altra parte del cortile e grazie alla sua curiosità stringe amicizia con Sarah, una ragazza della sua età.
L’amicizia però viene improvvisamente interrotta quando un uomo minaccioso si avvicina alla ragazza e la minaccia. Jacob, anche se bloccato sulla sedia, farà di tutto per aiutare la bambina.
In un mondo dove è stata scoperta la vita eterna, i bambini non possono più nascere. Per sopperire all'umano bisogno di maternità e paternità, vengono creati dei bambini robot che vanno periodicamente riciclati e sostituiti dal nuovo modello.
Motivazione del Premio
Il Premio CIAL per l’Ambiente quest’anno viene assegnato ad un cortometraggio crudo e coraggioso che racconta di un mondo dove bambini robot vengono assemblati e poi riciclati per rinascere a nuova vita. Nonostante il tema del riciclo dei materiali, in particolare dei metalli, venga presentato in maniera drammatica e, a tratti, anche spaventosa, il film racconta una speranza di vita eterna che è propria dell’economia circolare, che invita a riflettere sulle possibili conseguenze dei comportamenti umani.
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