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Manifestazioni Silvia Giustiniani 16 aprile 2017 13:40 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
MARIGLIANELLA - Folta partecipazione alla Processione della Via Crucis del Venerdì Santo a Mariglianella.
C’erano davvero tutti e tutti erano nell’ordine prestabilito: croce, lettori, portatori, bambini e catechiste, associazioni dell’Azione Cattolica, della Madonna della Sanità e dei Fujenti della Madonna dell’Arco, le Suore Domenicane guidate dalle responsabile, Suor Ursula Roldan Tejada, il parroco, Don Ginetto De Simone, Gesù Morto, il Popolo con il sindaco Felice Di Maiolo, i componenti della Giunta Comunale, gli assessori, Luisa Cucca, Arcangelo Russo, Felice Porcaro e Valentina Rescigno, il Presidente del Consiglio Comunale, Vincenzo Esposito e i Consiglieri Comunali fra cui i Capigruppo Rocco Ruggiero e Concetta Mattiello.
Il percorso lungo le strade cittadini ha toccato le 14 stazioni con letture e riflessioni mentre si alternavano preghiere e canti.
Don Ginetto De Simone, in un momento di riflessione, ha anche voluto ricordare le sofferenze dei bambini nei recenti bombardamenti con gas sulla popolazione civile in Siria per poter spiegare cosa vuol dire davvero la Pasqua e cosa significhi il fatto che Gesù sia morto e risorto per noi.
“Non volevo guardare quelle immagini in tv come prima immediata reazione” ha affermato il parroco. “Mi sono detto: “Che cosa ci sta succedendo?” Adesso possiamo capire perché stiamo sotto la Croce, capire in quale abisso Dio è dovuto scendere e lottare. C’è il male nel mondo e questo Dio lotta con il male! E allora mi sono vergognato di non aver voluto guardare quelle immagini. La Pasqua non è una parentesi di primavera, la Pasqua è martirio, è lotta, è Sabato Santo, è Resurrezione. Noi dobbiamo guardare il male e chiamarlo male, perché è annidato nel cuore dell’uomo. Ci ottenebra e ci fa fare, Figli Miei, cose indicibili, tra di noi, nelle nostre famiglie, nelle nostre amicizie, nella nostra Comunità, nelle nostre strade. Pensiamo al nostro modo di essere con un cuore di pietra. Cristo combatte contro questo male, sta combattendo e mai scenderà da quella Croce. Noi lo abbiamo fatto salire e noi lo dobbiamo aiutare in questa lotta indicibile. Noi dobbiamo aiutarLo. La vita è bella ma noi la facciamo diventare una battaglia. Come se Dio non fosse mai entrato nella storia. Ma proprio perché è venuto rende possibile l’impossibile. E noi andiamo avanti inebetiti come se il gas avesse tramortito il nostro cuore. Preghiamo questa sera perché il Signore possa adagiare i suoi occhi di tenerezza sul nostro cuore. Perché è dal cuore che nasce la vita o la morte”.
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