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Manifestazioni Sanità Maria Capasso 09 giugno 2018 01:07 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
MARIGLIANO.La camorra? Mettiamola fuori gioco.I bambini dell'istituto comprensivo don Milani-Aliperti e delle societa' sportive del territorio scendono in campo contro le mafie insieme all'associazione Libera.Ricordano il sacrificio di Anatoliy korol, vittima innocente della criminalità, che nel 2015 perse la vita nel tentativo di sventare una rapina al supermercato Piccolo a Castello di Cisterna: un uomo che “non si girò dall’altra parte”! In prima fila c'è la moglie di Anatoly, donna umile e segnata dalla sofferenza.Protagonisti dell’evento sono i ragazzi delle classi quarte dell’istituto comprensivo “don Milani Aliperti” di Marigliano.
Oltre alla presenza della famiglia di Anatoliy ( Nadia, Anastasia e Lisa), sono state invitate le istituzioni del territorio, tra cui il Sindaco del Comune di Marigliano, Antonio Carpino, il Console Ucraino ed il Presidente della Fondazione Polis don Tonino Palmese
Un semplice torneo di calcio per fare memoria e impegno contro le mafie e la corruzione. L'intento e' stato raggiunto. Giocano i bambini con gli occhi dell'innocenza invocando una societa' giusta. L'obiettivo principale era di rafforzare i piccoli sulla sfera delle emozioni e di fargli apprendere dalle sconfitte come migliorarsi in futuro, costruire il “NOI” per imparare ad uscire insieme dai problemi e a difendersi dalle culture violente ed egocentriche. Sfilano i bambini con la foto di Anatoly e lanciano il pallone verso il cielo.Urlano: "Mai piu' vittime innocenti di mafia". Una crociata di legalita' resa possibile grazie alla società sportiva dilettantistica “Centro Sportivo AZZURRO”, la fondazione Polis regione Campania, L’I.C. don Milani –Aliperti, la cooperativa sociale A.R.S., l’associazione LIBERA contro le mafie.
"Tutti insieme contro mafie e corruzione per dare futuro al futuro. Non è solo un momento di sport- dice Antonio D’Amore, referente di Libera Napoli- ma un esperimento concreto in cui gli adulti ed i bambini si incontrano e si confrontano, dimostrando che i ragazzi accompagnati sono capaci di dare il meglio" . L'invito è a non girarsi dall'altra parte e a fare rete contro la criminalità perché di legalità si vive e in queste terre non se ne parla mai abbastanza.
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