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Teatro Nicola Riccio 22 giugno 2017 10:30 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
MARIGLIANO – PONTECITRA - “ Luoghi comuni nasce proprio dalla resistenza, la resistenza all’ovvietà, ai falsi perbenismi, alla rassegnazione, alle parole che non seguono ai fatti, alla “normalità” che sta diventando pericolosa, alla scontatezza e a tutto ciò che indebolisce l’ anima bloccando le menti”
Queste le parole di Rosita D’Errico, responsabile della cooperativa Luoghi Comuni di Marigliano, a commento della piece teatrale che andrà in scena domenica 25 giugno presso la Parrocchia Sacro Cuore di Via Pontecitra – Marigliano dal titolo “ Se questo è un mito”.
Sul palco gli attori di Luoghi Comuni , realtà che coinvolge persone diversamente abili in attività specifiche utili al soddisfacimento del loro fabbisogno psico-fisico-mentale ma che si affaccia anche a quelli che sono i legami con il mondo circostante inteso come amore e rispetto per il creato e per i rapporti umani.
Il progetto che riguarda la rappresentazione teatrale si chiama “pensare secondo me, agire secondo noi” è durato un anno e ha visto coinvolti l’associazione La Carrozza D’Oro che si occupa di educazione teatrale e la scuola media Pacinotti. I giovani diversamente abili ed i ragazzi della scuola hanno lavorato insieme nell’arco dell’anno ed insieme hanno riflettuto su una serie di argomenti particolarmente attuali e forti .
“ Da questi momenti di incontro e considerazioni comuni - continua la responsabile Rosita D’Errico - nasce la nostra concreta proposta di riflessione da condividere con il pubblico. Si è partiti dai classici miti greci per servirsene come spunto per denunciare gli spiacevoli episodi che l’umanità si ritrova a vivere. Una serie di circostanze vissute dal narciso ,il minotauro, minosse, orfeo, euridice ci condurranno a porre sempre la stessa domanda : qual è l’origine del male che stiamo vivendo?! E a cosa ci condurrà tutto ciò?”
“ I miti – chiude - saranno un pretesto per disegnare una società, quella attuale; frenetica, distratta e dispensatrice di falsi bisogni, e ci auguriamo conducano i pensieri, tavolta troppo rigidi e dettati da luoghi comuni, verso altre direzioni dove di fatto esiste il profumo di libertà e serenità ma in sostanza non si è più disposti a seguirli”.
Nonostante le loro difficoltà, i ragazzi lottano quotidianamente per affermare la loro posizione di cittadini virtuosi e valorosi, prendendosi cura anche di uno spazio verde a Pontecitra e sviluppando non solo autonomia e capacità specifiche ma soprattutto dimostrando che la disabilità può essere una risorsa e non un problema.
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