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Teatro Mauro Romano 23 ottobre 2017 15:20 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
Quattro le compagnie invitate ad esibirsi, tutte con canoni ben spiccati di territorialità , ovviamente del nolano. Ci riferiamo a "Gad radici"; "Il dialogo"; "Quelli che il teatro" e "Compagnia teatrale stabile nolana Pipariello".
A bocce ferme e col sipario abbassato nella promessa che vi sarà un auspicato seguito, si traccia un sommario su un esperimento socio/culturale ampiamente riuscito per essere agli albori. Ci riferiamo alla prima edizione dell'iniziativa "Teatro in Piazza", manifestazione indetta dal comune di Nola, assessorato ai Beni Culturali tenuto dall'arch. Cinzia Trinchese, con la direzione artistica di Antonio Esposito "Pipariello".
Quattro le compagnie invitate ad esibirsi, tutte con canoni ben spiccati di territorialità, ovviamente del nolano. Ci riferiamo a "Gad radici"; "Il dialogo"; "Quelli che il teatro" e "Compagnia teatrale stabile nolana Pipariello".
Palcoscenico d'occasione piazza "Duomo", che ha fatto registrare un seguito di spettatori non trascurabile, rendendo il progetto degno delle più apprezzate rassegne del genere. E ciò va a merito dell'Ente proponente e alla direzione artistica di Antonio Esposito "Pipariello", il quale ha attinto dalla sua esperienza maturata all'ombra del compianto genitore Salvatore, fondatore della compagnia rappresentata ed autore dell'opera messa in scena: "Dal Marchese".
E non solo, perché, sostenuto anche dalla sagacia dei tanti amici che avevano registrato un percorso a braccetto col "Pipariello senior", si è reso il principale artefice di un cammino postumo alla scomparsa dell'adorato padre, con opere rinvenute inedite nel proverbiale cassetto e rese al pubblico con sempre maggiori apprezzamenti.
Nola c'è, quindi, anche nel teatro! E la riuscita dell'esperimento nello scenario all'aperto di piazza "Duomo", incoraggia a riprovare. Magari ampliando il campo dei partecipanti e l'arco temporale delle rappresentazioni, affinché "l'estate nolana" possa offrire una valida variante artistica e culturale, di forte spinta aggregante, ai già numerosi eventi messi in campo.
E che la cerimonia di chiusura con consegna di targa ricordo alle quattro compagnie intervenute, possa ampliarsi a nuovi ingressi che diano prestigio all'eventuale seconda edizione, non solo per il fattore numerico, ma soprattutto qualitativo.
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