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Scienze Nicola Riccio 17 luglio 2017 09:45 Circa 1 minuto per leggerlo stampa
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MARIGLIANO – Telescopio solare da 200 mm e con filtri etalon operanti nella riga di emissione dell'idrogeno alla lunghezza d'onda 6562 Angstrom : la strumentazione capace di analizzare le macchie solari è installata nell’osservatorio mariglianese dell’ Ing. Francesco Romano.
Voglio “fare un po' di chiarezza su questa tanto pubblicizzata regione attiva o così detta macchia solare, fatta passare nei giorni scorsi dai vari notiziari, come fenomeno alquanto anomalo, addirittura da destare preoccupazione. “
E’ proprio il professionista mariglianese che commenta le ultime informazioni “solari” balzate agli onori della cronaca nazionale e mondiale : “ In effetti la formazione di una macchia solare è un fenomeno che avviene con una certa frequenza sulla nostra stella, in particolare, tali macchie solari sono zone sulla fotosfera solare caratterizzate da una intensa attività magnetica e da una temperatura più bassa rispetto alle zone circostanti. “
“ Queste regioni attive – continua il mariglianese - sono presenti in maggior numero durante i periodi di massima attività solare che ricadono mediamente ogni 11 anni. Attualmente ci avviciniamo al minimo dell'attività solare, ma questo non vuol dire in assoluto che non si possano formare regioni attive, quindi nel fenomeno avvenuto negli ultimi giorni non c'è stata alcuna anomalia, a differenza di quanto affermato dai vari notiziari.”
“ Resta comunque lo spettacolo – chiude l’ingegnere - che un simile evento puó mostrare ad un telescopio solare. Nelle foto una protuberanza al lembo solare est apparsa contemporaneamente alla ormai famosa AR 2665”.
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