04/12/2023
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Scuola Viviana Papilio 12 dicembre 2020 13:42 Circa 9 minuti per leggerlo stampa
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MARIGLIANO - L’anno 2020, con il suo carico di novità inattese e sconvolgenti, ha dominato –tra gli altri- il mondo della scuola. Messe in campo da parte degli alti decisori le intenzioni migliori per gestire il comparto dell’Educazione e della Formazione, ci si è ritrovati, nei fatti, ad affrontare la complessa questione pandemica pressoché a mani nude, navigando a vista tra i flutti dell’incertezza e sperando di indovinare la rotta giusta almeno per approdare in porto sicuro, portando in salvo l’anno scolastico più tribolato del nuovo millennio.
A dirigere di fatto la scialuppa è stato il comparto avanzato: quello composto da Dirigenti scolastici (a cui è toccato l’ingrato e insidioso compito di prendere –anche ad litteram- le misure di sicurezza), da docenti, da studenti e relative famiglie.
Ricordiamolo: la caotica questione campana è stata gestita a suon di ordinanze tra Regioni e Comuni che, a prescindere dalla giustezza in sé, hanno interdetto l’accesso alla scuola quale luogo fisico già da inizio ottobre; a conti fatti a scuola ci si è recati per pochi giorni.
Soprattutto per le superiori l’arma deputata per affrontare “l’avversario” è stata unica e sola: la D.A.D. o Ddi, a seconda del caso.
Per quanto ormai nota, una fotografia sommaria che ci restituisce l’immagine corrente del mondo “scuola” era doverosa per fornire un leale spunto di riflessione sulla complessità dell’insegnamento e dell’apprendimento oggidì, per rifuggire dalla tentazione di assumere posizioni manichee e per scansare il rischio di cercare soluzioni semplici ad un problema decisamente contorto.
In questo bailamme, tuttavia, la Scuola ha continuato indefessa a svolgere le sue funzioni. Lo ha fatto con l’ausilio della tecnologia, del sano spirito critico e della collaborazione –preziosa e fondamentale- tra docenti e alunni.
Cerchiamo di capire di cosa stiamo parlando calando lo sguardo sul nostro territorio dove intercettiamo la solida e conosciuta realtà scolastica che ha infiammato il dibattito lo scorso mese.
Il liceo Cristoforo Colombo di Marigliano, con a capo la Dirigente Scolastica Nicoletta Albano, ha profuso massimo sforzo per rendere proficuo e umano questo ritorno virtuale allo studio. Non sono mancati momenti di conflitto e criticità, affrontati e risolti dando il giusto risalto alle istanze mosse dalla comunità di studenti. Tornato il sereno, il polo studentesco – divenuto negli ultimi anni punto di riferimento per l’istruzione territoriale- ha proseguito alacremente sulla strada della formazione e dell’apprendimento.
Intanto l’istituto Colombo si era già dotato di un’aula ampia e adeguatamente allestita per ospitare la rotazione degli studenti, prevista dalle linee guida originarie designate dal Ministero dell’Istruzione ed entrate in vigore per un numero estremamente esiguo di giornate scolastiche svoltesi in presenza. Se le previsioni del ritorno alla didattica canonica per il prossimo gennaio non saranno nuovamente smentite, essa è pronta ad accogliere in sicurezza gli studenti.
Negli ultimi tempi, anche proseguendo durante la D.A.D., l’edificio scolastico di via Nuova del Bosco è stato oggetto di interventi di ammodernamento e adeguamento che hanno interessato le strutture obsolete: rifatti i servizi igienici per studenti e docenti, ampliate alcune aule, installate nuove porte, iniziati i lavori di rifacimento del piazzale esterno.
Nuove stanze e laboratori per l’indirizzo artistico, trasferito nel vicinoro comune di San Vitaliano dopo un lungimirante e laborioso progetto caldeggiato dalla Dirigente Scolastica Nicoletta Albano e sostenuto dagli Enti provinciali e locali, attendono di entrare in funzione.
La D.S. Albano ha fortemente inteso investire sul futuro dei ragazzi ed onorare il diritto costituzionale all’istruzione anche ponendo l’accento sulla questione della sicurezza e della funzionalità degli ambienti. Solo la pandemia lascia ancora vuoti i locali pronti destinati agli studenti per offrire loro le condizioni più favorevoli alla crescita educativa e professionale.
Torniamo alla vita quotidiana a scuola partendo dalla sostanziale differenza che intercorre tra il lockdown di marzo e questa cosiddetta “Seconda fase”. Alleata preziosa è adesso la tecnologia su cui il Liceo Colombo ha investito per fornire a studenti e docenti i più efficaci sistemi per implementare l’infrastruttura digitale.
Nel tracciare la rotta delle lezioni virtuali scandite a ritmo di pause e minutaggi, un ruolo centrale ha rivestito la gestione della routine pedagogica: se è stato inevitabile rinunciare al luogo fisico per lo scambio emotivo, affettivo e sociale, si è cercato di non tralasciare l’aspetto umano, le interazioni, gli approfondimenti didattici. In questa ottica si inseriscono i PON che si è deciso ugualmente di portare avanti con l’idea che possano trovare attuazione dal vivo con il ritorno in classe auspicato per il 2021, viceversa si opterà per una trasmigrazione virtuale, ove possibile.
Anche il tradizionale Orientamento scolastico in entrata, ovvero quello che si rivolge agli studenti delle classi terze della Scuola secondaria di primo grado, è stato trasferito on-line.
L’offerta formativa dell’Istituto Colombo è vasta e varia; è possibile scegliere fra quattro indirizzi liceali: lo scientifico, l’artistico, il linguistico oppure quello delle Scienze umane. Al link è visionabile la locandina con gli appuntamenti esplicativi a cui prenotarsi on-line all’Open day virtuale
Lo stesso discorso vale per l’orientamento in uscita destinato ai maturandi delle classi quinte.
E per quanto riguarda le attività extracurriculari creative e coinvolgenti tutto tace? Nient’affatto. A dispetto delle difficoltà oggettive e strutturali imposte dalla D.a.D. sono tanti i docenti che non hanno voluto rinunciare ai progetti che esulano dalla tradizionale didattica anche cogliendo le opportunità di sperimentazione offerte dalla situazione contingente, ad esempio proponendo progetti innovativi e maggiormente conformi alla didattica a distanza: è di prossima uscita un video realizzato da alcuni studenti che raccoglie e racconta i viaggi e le gite d’istruzione fatti negli anni passati. Il progetto è coordinato dal Docente Felice Del Prete, già responsabile dei Rapporti con il Territorio, un tuffo nei ricordi quantomai significativo per gli studenti che adesso rinunciano ad una delle esperienze più attese del percorso scolastico e dell’età dell’adolescenza.
Ciò detto, i veri protagonisti della questione scolastica ai tempi del Covid restano le ragazze e i ragazzi.
Sopraffatti dallo stravolgimento della loro quotidianità scolastica, privati della sfera sociale, talvolta derisi dagli adulti incapaci di comprendere le loro perplessità di fronte a decisioni che impattano sulle loro vite in modo radicale. Ci sembrava, dunque, doveroso ascoltare un punto di vista che proviene dall’interno, lo abbiamo fatto intervistando una studentessa della classe 3^F dello scientifico, una voce singola che ci aiuta a meglio comprendere una realtà tutt’altro che banale.
Ciao Ilaria, grazie per la disponibilità. Come sta procedendo la vita scolastica in questi mesi? Si è trovato un giusto equilibrio tra esigenze didattiche e istanze di voi studenti?
Il 2020 è stato un anno da dimenticare per l'intera umanità. Il mondo è stato messo a dura prova da un essere microscopico chiamato coronavirus che è stato capace di provocare milioni di morti e di portare problemi economici, fisici e mentali. Noi giovani (e non solo), nel pieno della gioventù, siamo stati privati della più banale cosa come una semplice passeggiata al parco, abbiamo rinunciato ad abbracci, baci, strette di mano, contatti con amici, parenti e fidanzati.
Tutto ciò che prima era normale come andare a scuola, in questo periodo si è trasformato in qualcosa di complesso e delicato. Fortunatamente il liceo scientifico Colombo di Marigliano sin da marzo si è messo all'opera per garantire il bene più prezioso di tutti noi studenti: l'istruzione.
È stata avviata la DAD che col tempo è migliorata sempre di più, la piattaforma Cisco utilizzata per le video-lezioni è risultata sicura ed efficace. Sicuramente di fondo fissare lo schermo di un computer non è il massimo, gli occhi si stancano, la schiena spesso fa male, la mente va altrove magari a volte si immagina di correre in un campo con gli amici oppure si pensa a quei momenti trascorsi in classe dove anche una giornata brutta, con una battuta del compagno di banco, diveniva migliore.
Quanto inficia anche sull’umore la gestione delle attività didattiche via telematica?
È diventato tutto molto stressante, la preoccupazione maggiore a volte è legata alla connessione che può saltare da un momento all’altro nel bel mezzo di un’interrogazione o di un compito. Talvolta si perde il senso dell'orientamento, il tempo sembra passare così velocemente e siamo perfettamente consapevoli che non ci sarà mai restituito. La maggior parte degli studenti sta attraversando un periodo buio fatto di sbalzi d'umore, pianti e mal di testa. La scuola a volte può diventare l'unico rifugio su cui puoi porre speranza e fiducia. I docenti risultano disponibili e comprensivi, pronti ad aiutare, a integrare la spiegazione fatta in video-lezione con video esplicativi, appunti personali, audio, foto perché a volte anche l’argomento più banale risulta complicato e pesante; insomma cercano di portare avanti il programma nonostante la stanchezza e la situazione. Il liceo inoltre non ha rinunciato ad attività che vanno oltre la didattica ordinaria: terzo, quarto e quinto anno continuano a portare avanti l'alternanza scuola-lavoro, inoltre sono disponibili per tutti gli alunni corsi di recupero e potenziamento. A partire da quest'anno è stata integrata la materia di educazione civica che alcuni insegnanti si preoccupano di trattare, altri progetti riguardano l’UDA ad esempio il tema di questo trimestre è il viaggio. Il liceo è inoltre particolarmente sensibile alle tematiche attuali infatti ha contribuito alla giornata contro la violenza sulle donne e contro il bullismo. Dunque anche a distanza non si ferma mai! Ma parliamoci chiaro in questo periodo è tutto così diverso, nulla potrà sostituire la didattica in presenza ma sicuramente tutto ciò è servito a farci rendere conto di quanto eravamo fortunati ad andare a scuola. Io vorrei svegliarmi una mattina e pensare di essere stata protagonista di un bruttissimo sogno ma “omnia cum tempore” (ogni cosa a suo tempo).
Ilaria Esposito 3^F liceo scientifico “C. Colombo” di Marigliano.
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