24/03/2023
(218 utenti online)
Scuola Redazione 12 dicembre 2022 08:52 Circa 6 minuti per leggerlo stampa
MARIGLIANO - L’istituto “Don Milani-Aliperti” prosegue nella sua opera di integrazione europea rinnovando il progetto Erasmus+, il programma che unisce studenti di diverse nazionalità europee.
Anche quest’anno presso l’Istituto comprensivo di Marigliano, guidato dal Dirigente Scolastico Prof.ssa Giuseppina La Montagna, si è svolto il progetto ERASMUS+ dell’Unione europea per ospitare alunni di altre nazionalità europee.
Questa volta la quota rosa ha prevalso, con 9 ragazze ed un solo ragazzo provenienti dalla Croazia, Grecia e Turchia: ogni alunno che ha deciso di fare la sua esperienza in Italia è stato accolto per una settima dalla famiglia di uno studente mariglianese.
All’arrivo dalla stazione di Napoli, gli alunni stranieri sono stati accolti con acclamazioni da parte degli studenti ospitanti, dopodiché sono partiti caldi abbracci e forte strette di mano … ovviamente non sono mancati momenti di commozione.
Diverse sono state le iniziative svolte in questa settimana “EUROPEA”: tra le più significative, senza tralasciare le attività didattiche completamente in inglese, l’incontro con il sindaco di Marigliano, la passeggiata a Napoli, la visita di Capo Miseno, il tour agli scavi di Pompei, il giro turistico delle famigerate costiere Sorrentina ed Amalfitana. Chiaramente tutti questi momenti sono stati “scanditi” dalla pizza napoletana, i buonissimi dolci partenopei e dalla sempre presente musica nostrana.
Terminate le attività didattiche, per concludere la giornata in bellezza ogni sera i guys si incontravano presso l’abitazione di una famiglia ospitante per stare tutti insieme e continuare a fare festa.
Il momento culminate è stato venerdì durante la cena di fine progetto ERASMUS+ svolta nell’atrio della scuola: tutte le famiglie ospitanti hanno deliziato gli alunni stranieri con ogni tipo di prelibatezza partenopea ed essi hanno ricambiato facendo ascoltare e ballare le canzoni tipiche del proprio paese. Dopodiché gli studenti di ogni nazionalità (compreso i nostri!) si sono tenuti per mano a formare un grande girotondo di connazionalità Europea!
È stato un susseguirsi di emozioni, soprattutto durante la partenza quando le lacrime dei ragazzi non riuscivano a trovare argini!
È stato una nuova esperienza che ha bissato quella dello scorso anno, ma anche questa volta i ragazzi hanno pianto due volte: al loro arrivo e alla loro partenza!
Di seguito l’intervista fatta a 4 Host che hanno raccontato in prima persona le emozioni vissute durante questa esperienza: Asia Tullio, Giulia Scarpati, Lara Perroni e Marta Petito Penna.
Asia Tullio raccontaci della tua esperienza:
L’Erasmus mi ha cambiata. Infatti ora riesco a parlare in modo più fluente, a fare amicizia più in fretta e a dare tempo alle cose. Questo è il secondo Erasmus a cui ho partecipato, ma quest’ultimo mi è piaciuto particolarmente: sapevo meglio l’inglese, la maggior parte dei ragazzi che hanno partecipato li conoscevo e mi sono trovata molto meglio in quanto sono stata molto più aperta e molto più sicura di me. La ragazza che ho ospitato si chiama Melisa e ha 17 anni e viene dalla Turchia: lei è molto simpatica ma anche molto timida ed ha impiegato alcuni giorni per ambientarsi ed aprirsi a me e alla mia famiglia. Difatti dal quarto giorno si è sciolta ed è stato tutto più naturale. È riuscita finalmente a far uscire la sua personalità: ha iniziato a parlare di tantissime cose e del posto da cui proviene. Si è creato un bel legame e le voglio tanto bene al punto che per me è diventata come una sorella maggiore! Inoltre, anche se conoscevo di viso quasi tutte le alunne italiane, ho avuto la possibilità di farmi delle nuove amiche. Le ragazze straniere invece, nonostante fossero molto più grandi rispetto a noi, si sono dimostrate tutte dolcissime, simpatiche e disponibili. Voglio dire una cosa ai ragazzi che in futuro ospiteranno gli alunni stranieri: anche se non siete bravi a parlare in inglese, di non temere niente in quanto gli alunni proveniente da altre nazione riescono a capire pure i piccoli gesti e pertanto non abbiate timore di esprimervi in quanto la comunicazione avverrà tutto in modo naturale, pertanto se avete la possibilità di ospitare, fate assolutamente questa meravigliosa esperienza!
Giulia Scarpati raccontaci la tua esperienza:
Anche quest’anno abbiamo aperto le porte all’Erasmus: Marigliano ha accolto ragazzi provenienti da Grecia, Croazia e Turchia. Per me questa è stata la terza esperienza con l’Erasmus e posso dire che l’aspetto più bello è che, anche ripetendo le stesse esperienze, le guardi ogni volta con occhi diversi e le vivi in maniera diversa perché ti relazioni con persone diverse che hanno delle cose da raccontarti e non smetti mai di conoscere e di imparare. Un’altra cosa che mi piace dell’Erasmus e che la settimana scorre veloce ma quando arriva il momento di salutarci sembra di conoscerci da sempre. Quest’anno ho ospitato una ragazza greca di 16 anni, Eua. Abbiamo legato tantissimo, ci ha raccontato della sua famiglia, dei suoi amici, della sua scuola e di Lesbo, l’isola dove vive. Abbiamo imparato parole greche, croate e turche. Abbiamo visitato Napoli, Pompei, Amalfi e Sorrento e il venerdì sera siamo stati a scuola per l’attesissimo party di saluto. Ci siamo divertiti tantissimo, abbiamo ballato balli greci, turchi, croati e italiani. Inoltre era il compleanno di una ragazza greca che ha compiuto 18 anni ed è stato bellissimo. Sabato mattina ci siamo salutati promettendoci di rimanere in contatto e di rivederci presto. Mi ritengo davvero fortunata per aver avuto questa possibilità. Devo dire grazie alla mia scuola che crede nel progetto Erasmus, non soltanto per spingerci ad imparare lingue straniere ma anche per educarci alla multiculturalità ed all’accoglienza. Credo che guardare oltre la nostra realtà ci aiuti ad allargare gli orizzonti. Per me viaggiare è fondamentale ma anche ospitare ragazzi stranieri ti dà la stessa possibilità di “conoscere” e di “imparare”.
Lara Perroni raccontaci della tua esperienza:
Io quest’anno, grazie alla mia scuola, ho vissuto l’Erasmus sia come “guest” e sia come “host”. Infatti a settembre sono stata ospite di una famiglia di Hong (Danimarca) ed ora ho ospitato Nika, una ragazza croata. L’Erasmus è un’esperienza impegnativa, unica ed eccezionale. Si vivono gli usi e costumi di popoli lontani solo geograficamente perché poi ci si rende conto di avere tanto in comune. Le emozioni che si vivono sono intense e così tante che è impossibile descriverle tutte. Una cosa è certa: alla fine di questi percorsi Nika è diventata a tutti gli effetti un membro della mia famiglia così come io sono tata adottata dalla famiglia danese.
Marta Petito Penna raccontaci della tua esperienza:
Sono stata molto contenta di aver partecipato a questa esperienza dell’Erasmus perché mi sono divertita e ho imparato molte altre cose di quelle che già sapevo, come per esempio i balli delle diverse nazioni e alcune parole straniere. Mi sono piaciute anche tutte le serate passate con Afrodite, la ragazza che ospitavo, abbiamo parlato di molte cose e lei era molta simpatica. Spero di ripetere questa esperienza dando il meglio di me in tutto.
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright MARIGLIANO.net
Commenti