09/06/2023
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Storia Stefania Lombardi 17 aprile 2019 11:50 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
Perchè il giovedì Santo a Napoli si mangia la zuppa di cozze?
Come ogni festività che si rispetti, anche Pasqua è ricca di tradizioni e riti che si tramandano da generazioni. In particolare a Napoli il Giovedì Santo si mangia la zuppa di cozze. Ma da dove nasce questa usanza?
Per quanto riguarda la tradizione cristiana, il giovedì sera (giorno che rappresenta il giorno dell’Ultima Cena) si celebra la Messa in Cena Domini (Messa della Cena del Signore), che dà solenne inizio al Triduo Pasquale, e che vede durante la Santa Messa celebrare il rito della della lavanda dei piedi, ripetendo quello che Gesù stesso fece dopo l’Ultima Cena. Era consueto inoltre, recarsi in chiesa facendo lo “struscio” ossia camminando per le strade della città in compagnia di amici e parenti approfittando della piacevolezza delle serate primaverili.
Il lato profano riguarda la tradizione culinaria napoletana, la zuppa di cozze, o più propriamente detta ‘a zupp’ ‘e cozzeche, le cui origini sono da ricercare nel periodo di Ferdinando I di Borbone.
Il monarca, amante dei frutti di mare e soprattutto di cozze, aveva l’abitudine di pescare personalmente, e far cucinare le sue cozze con una ricetta di sua invenzione (cozzeche dint’â connola). Il Frate domenicano Gregorio Maria Rocco, fece però promettere al regnante che almeno nella Settimana Santa, non avrebbe ecceduto nei peccati di gola, e quindi avrebbe evitato di consumare tale leccornie.
Ferdinando, che non voleva in alcun modo rinunciare alle sue gustose cozze, trovò un sotterfugio per poterle continuare a mangiare, infatti, il sovrano ordinò alla propria servitù di cucinarle in modo semplice (cozze, salsa di pomodoro e olio di peperone piccante). Una ricetta più umile e più vicina alle istanze della Settimana Pasquale.
Questo modo di prepararare le cozze diventò ben presto un rituale, prima per la borghesia e poi per il popolo, che inizialmente sostituì le pregiate cozze del sovrano con le lumache.
Ogni giovedì santo quindi vanno rispettate tre cose: struscio, santa messa e zuppa di cozze.
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