30/05/2023
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Manifestazioni Viviana Papilio 16 aprile 2022 16:59 Circa 1 minuto per leggerlo stampa
MARIGLIANO - Tanta emozione e sentita partecipazione alla processione del “Cristo morto e dell’Addolorata” che, come da tradizione cristiana, si svolge nel secondo giorno del Triduo pasquale e commemora la passione di Cristo e i dolori di Maria Santissima. Il pio corteo ha attraversato la frazione di Faibano di Marigliano ravvivando la più tenera e rappresentativa ricorrenza della liturgia cristiana.
Dalla Parrocchia San Giovanni Battista, il corteo -aperto da padre Enzo Miranda, parroco e guida salda per l’intera comunità- ha seguito i simulacri del Cristo morto e di Maria Addolorata lungo il percorso delle stazioni allestite dai cittadini e rievocanti le ultime sette “parole di Cristo”, fino a Largo San Francesco.
Una dolce e pacata commozione ha accompagnato la processione, intervallata da preghiere e canti che all’unisono hanno scandito il ritmo della fede più antica e profonda che rinnova il mistero della Resurrezione.
Suggestivi i riferimenti al bisogno di coesione e pace che, nel caldo tepore di un terso pomeriggio faibanese, hanno fatto da ammonimento alla cupezza di questi tempi bui, guerrafondai, inariditi dal pesante contributo della guerra che alimenta orrore e disumanità, ma anche alle divisioni che sovente insistono nelle piccole comunità; e per contro richiamando l’auspicio concreto che il “passaggio” simbolico insito nell’intrinseco significato che la Pasqua comprende in sé dia un rinnovato tempo di luce, riconciliazione, fratellanza e bene fra gli uomini.
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