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Manifestazioni Franco Trifuoggi 24 maggio 2016 21:14 Circa 5 minuti per leggerlo stampa
Organizzato dalla Consulta delle Associazioni, si è tenuta la commemorazione della prof. Margherita Bonavolontà , nella Chiesa del Sacramento.
MARIGLIANO - Venerdì 20 u.s., nell’ambito del “Maggio Mariglianese”, organizzato dalla Consulta delle Associazioni, si è tenuta la commemorazione della prof. Margherita Bonavolontà, nella Chiesa del Sacramento, che ospitava, per l’occasione, una Mostra fotografica delle attività del Centro di cultura “Quasimodo” e le opere di pittura estemporanea realizzate dagli alunni del Liceo “Colombo”, dell’I.T.C.G. “Rossi Doria” e dell’I.S.I.S. “Ferraris” Saviano/Marigliano. In apertura il Presidente della Consulta, prof. Giuseppe La Rocca, ha ricordato la figura poliedrica della prof. Bonavolontà, docente, poetessa, animatrice culturale, dotata di profonda religiosità.
Dopo le nobili parole di saluto e di apprezzamento del Sindaco avv. Antonio Carpino, la prof. Nunzia Sbriglia, già Vice Presidente del Centro, ha ricordato di aver conosciuto Margherita prima attraverso la famiglia del suo futuro consorte, e poi direttamente, rimanendo affascinata dalla sua personalità eccezionale di docente, pittrice, poetessa, promotrice di cultura. Ha richiamato le sue numerose iniziative: anzitutto la fondazione, per la prima volta in Italia, di un Circolo culturale femminile, negli anni ’60, con l’aiuto di un gruppo di generose pioniere dell’associazionismo mariglianese. Inoltre: l’istituzione del Premio nazionale di poesia “Quasimodo”, di concorsi di pittura, la promozione di dibattiti su tematiche di scottante attualità, la fondazione dell’Associazione “Amici della Musica”, organizzatrice di concerti in cui si sono esibiti artisti di fama nazionale. Pensiero dominante di Margherita – ella ha rilevato – fu l’istituzione della Biblioteca del Circolo, che si incrementò nel corso degli anni fino a raggiungere un patrimonio di più di 10.000 volumi, posto a disposizione della cittadinanza. Quando poi Margherita, assorbita com’era dai superiori interessi spirituali, lasciò la presidenza, continuò tuttavia a far sentire al Circolo la sua influenza benefica.
Chi scrive ha poi precisato che la commemorazione , fortemente voluta dalla indimenticabile prof. Viola Esposito, è giunta a compimento in virtù dell’impegno della prof. Anna Monda, attuale Presidente del Centro, con il concorso della Consulta, e segnatamente del Presidente La Rocca e della prof. Quindici, nonché del patrocinio del Comune. Ha ricordato la versatilità della figura “cara e leale” di lei, per poi soffermarsi sulla sua silloge poetica Ieri, oggi… forse domani, finalista al premio nazionale “Edicola” 1976, e lodata da illustri critici, di cui ha riferito i giudizi. Ne ha evidenziato i vari vettori lirici: vitalismo, introspezione, vocazione visiva e coloristica, animazione della natura, affetti familiari, mediante opportune citazioni di liriche, non senza accennare all’iridescente ventaglio degli stati d’animo ed esaltare il risolversi della nitida trasparenza psicologica “in pastosa eppur sobria pittoricità”, come la sua spiritualità e l’anelito all’infinito.
Hanno poi recitato alcune liriche di Margherita cinque alunne dell’Istituto comprensivo “Don Milani-Aliperti”: Francesca D’Amore, Anita Minale, Maria Iolanda Monda, Stefania Monda e Nicoletta Belfiore, preparate con competenza e amore dalla prof. Lina De Cicco, riscuotendo un vivissimo successo.
Il prof. Enrico Lo Sapio, successore di Margherita nella docenza al Liceo scientifico di Somma Vesuviana, ha, quindi, ripercorso le tappe – tra loro legate – del suo lungo itinerario artistico: l’analisi introspettiva, il realismo espressionistico, il sospiro della luce e il segno come perspicace passione esistenziale. Ne ha esaltato l’ansia del nuovo, l’uso di moderne tecniche, la semplicità e l’armonia della linea con cui dà l’idea del colore, la grazia e l’eleganza, la consapevolezza della realtà naturale, filtrata da una profonda spiritualità, il felice cromatismo, la ricerca dell’essenzialità. Una pittura, insomma, intesa come “gioia di vivere, capacità di stupirsi ogni giorno di fronte alle meraviglie del creato, voglia di farsi travolgere dalle emozioni e dai colori”: in questo “gusto innato per l’arte e per la natura” risiede, insomma, “la straordinaria grandezza della personalità” di lei.
Il dottor Gennaro Caccavale, medico chirurgo nolano, che l’ha frequentata per un trentennio, ha poi lumeggiato con garbo ed equilibrio “il volto spirituale” di Margherita, “scriba Dei”, non senza opportune citazioni bibliche. Ha ricordato gli incontri che si svolgevano settimanalmente presso di lei, con larghissima partecipazione di persone devote, e la pratica della “scrittura automatica”: gli scritti – che lei chiamava “servitù” – “che riceveva da quell’entità soprannaturale che per anni si è dichiarata il Soldato di Cristo, Gabriele”. Ha precisato di aver assistito spesso al “lento e poi sollecito scrivere” della sua biro: una velocità di esecuzione (e su argomenti profondi) che spiegava affermando di non essere lei a formulare il pensiero, ma Gabriele a muovere la sua mano: “ Io non penso a nulla, eseguo inconsciamente i suoi ordini, soltanto alla fine quando rileggo la scrittura mi rendo conto del contenuto e io stessa ne rimango sorpresa…”. Ha, quindi, dichiarato di non aver mai avuto dubbi sulla fede di lei, poiché la sua era una volontà rivolta al bene. Ai vari gruppi di preghiera da lei formati proponeva, in termini di assoluta normalità, i suggerimenti divini. Fino a tarda notte restava in preghiera. Il relatore ha infine accennato ai titoli dei suoi numerosi scritti pubblicati senza chiedere alcun contributo per la stampa, così come per ogni iniziativa: infatti lei ha consumato “tutte le sue sostanze per diffondere la parola di Dio”.
Ha concluso la serie degli interventi il prof. La Rocca ringraziando il Sindaco, i relatori e i Dirigenti degli istituti scolastici che hanno partecipato alla manifestazione. È stata poi distribuita agli intervenuti un’ elegante e ricca cartella, comprendente interventi critici, una lirica, riproduzioni di dipinti e di articoli relativi all’attività artistica di Margherita.
Ha concluso la serata il gruppo “Ilaria Capalbo Trio”, che ha deliziato il folto e qualificato pubblico con un nutrito programma di musica jazz. Scroscianti applausi hanno sottolineato i momenti salienti delle brillanti esecuzioni dei tre bravissimi solisti: Ilaria Capalbo (contrabasso), Stefano Falcone (pianoforte), Giuseppe D’Alessandro (batteria).
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