07/06/2023
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Manifestazioni Sanità Maria Capasso 12 settembre 2022 08:36 Circa 4 minuti per leggerlo stampa
Grande commozione e partecipazione nella cittadina cilentana di Scario al memorial generale delle esercito italiano “Sebastiano Giuliano”. Una folla commossa come non mai è intervenuta all’evento. A fare da cornice all’intero cerimoniale, che si è tenuto davanti alla sede della Lega Navale italiana, è stata piazzetta Annunziata con la bellissima chiesa. Il momento più suggestivo si è toccato nei pressi del monumento dei caduti dove è stata deposta una corona per volontà della famiglia di Giuliano. La banda musicale ha accompagnato l’intero cerimoniale suonando il silenzio e l’inno d’ Italia.
In corteo una forte rappresentanza di militari e ufficiali provenienti da Caserta ha onorato il merito del compianto generale Sebastiano Giuliano, che oltre ad essere stato nominato cavaliere dall’allora presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, ha ottenuto la croce di Bronzo per le operazioni militari condotte a Saraievo con profondo senso del dovere, spiccata concretezza e abilità di iniziativa. Era stato anche in Somalia. A tracciarne un ricordo commosso e’ stato il collega e amico di Accademia, il generale dei carabinieri in pensione Antonio Gagliardo, fondatore della sede della Lega Navale Italiana a Scario.
“Sebastiano, Nino, era soprattutto un militare dotato di profonda umanità in anni, i nostri, in cui vigevano le rigide regole dell’anzianità di corso per i nuovi introdotti. Lui non ha mai permesso che venisse fatto qualche affronto a nessuno. All’epoca c’erano duri addestramenti, si correva tanto, lui quando poteva me li risparmiava. L’orologio che ho sul polso è un ricordo della Somalia, guardandolo mi ricordo dei momenti condivisi con lui”. Seduta in prima fila c’era la figlia del generale Giuliano, Silvia e le sorelle. E’ stato però soprattutto merito del fratello Franco se questo cerimoniale si è tenuto.
In precedenza ce ne erano stati due tenuti a Mariglianella nell’ambito della prestigiosa rassegna Premio Internazionale “Gallo d’Oro” contro le mafie. Quello di Scario però è stato un memorial che ha ripercorso il cammino del generale Giuliano, partito proprio da Scario dove nacque. Era il 13 febbraio del 1945 quando nel suggestivo vicoletto, F. De Sanctis, mamma Maddalena Fonseca, diede alla luce Sebastiano, il piccolo Nino, poi diventato ben presto un grande orgoglio della patria. Il sindaco del comune di San Giovanni a Piro, Ferdinando Palazzo, collegandosi all’intervento militare condotto dal compianto generale Giuliano a capo dei Vespri siciliani ha rimarcato il concetto di legalità e di senso civico che dovrebbe appartenere ad ogni cittadino. Ha citato oltre ai giudici Falcone e Borsellino, don Peppino Puglisi, don Peppino Diana, il sindaco pescatore Angelo Vassallo.
Si è rifatto ad una frase celebre di Brecht:”Beati i popoli che non hanno bisogno di eroi”. Bisogna lavorare per costruire cittadini rispettosi delle regole e dotati di senso civico. Il vicesindaco della provincia di Salerno, Pasquale Sorrentino, con profonda passione ha sottolineato l’importanza dell’evento. “Figure straordinarie come il generale Sebastiano Giuliano sono un grande esempio di dedizione e amore patrio. Dobbiamo fare in modo che questo memorial venga svolto ogni anno. Deve diventare un appuntamento annuale”. Sono seguiti scroscianti applausi. Ha poi omaggiato con un compendio della città di Salerno, il fratello del generale Giusliano, Franco che a sua volta ha conferito una targa al sindaco Palazzo della municipalità di San Giovanni a Piro. Per l’occasione sono stati premiati anche due valenti giovani, tra cui una militare dell’esercito italiano e un giovane bagnino iscritto della lega navale che sprezzanti del pericolo questa estate hanno salvato rispettivamente un bagnante.
Una targa alla militare, Angela Pizza, per il coraggio e il senso civico: “Avute informazioni dal responsabile della vigilanza di San Giovanni a Piro di una persona che colta da malore rischiava di annegare l’ha raggiunta mettendola in salvo con grande senso del dovere e altruismo”. Un altro encomio è andato al bagnino Vincenzo Annecchino che presso il lido Capocabana di Policastro ha salvato da un principio di annegamento un uomo di 70 anni. “Il bagnino Annecchino in pochi secondi ha capito la situazione di pericolo e con freddezza e precisione lo ha raggiunto e portato a riva dimostrando grande coraggio e senso civico”.
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