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Tecnologia Anna Filannino 09 gennaio 2021 23:47 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
Le mani della madre sono le mani che reggono il mondo. La maternità, infatti è il fondamento dell’umanità. Ma cosa accade alla donna che diventa madre? Ve lo siete mai chiesti?
Nell’immaginario collettivo quando nasce la madre, muore la donna e ciò perché la prospettiva da cui si guarda alla vita cambia letteralmente; dalla dimensione individuale, quella dell’uno, si passa alla dimensione della dualità: madre e figlio, infatti, divengono compagni di un viaggio eterno che supera i confini dello spazio e del tempo. Massimo Recalcati, noto filosofo milanese, nel suo testo “Le mani della madre” affronta la spinosa questione della relazione intercorrente tra maternità e femminilità. Egli sottolinea la necessità della donna di continuare ad essere donna con la “D” maiuscola, di conservare lo spazio del sé affinché la relazione con il figlio diventi uno degli aspetti della sua vita e non l’unica dimensione nella quale il suo si esprime.
È necessario, però, che la donna non fagociti la madre, annientandola e negandole il suo ruolo di educatrice che accompagna il proprio figlio nell’ affacciarsi con sicurezza alla finestra della vita. Ecco che molte donne, nel tentativo di coniugare queste due dimensioni del proprio essere, hanno escogitato una soluzione davvero eccezionale che consente alla donna e alla madre di coesistere sapientemente all’interno dello stesso corpo. Qual è questo stratagemma creativo?
Ebbene si tratta di donne “qualunque” che hanno deciso di raccontare la propria vita sui social per affrontare le “fatiche” della quotidianità con ilarità e sarcasmo. Cambi di pannolini, poppate, biberon e notti in bianco diventano protagonisti di stories seguite da milioni di mamme (e non solo) che sentono la necessità di imparare a sorridere di fronte alle proprie “disavventure” e di creare una rete in cui, schermo a schermo, il “sesso debole” diventa forte. Basta un clic per non sentirsi più sole, per sbirciare attraverso la “finestra socchiusa” della propria “story vicina” ciò che accade nelle case degli altri, per constatare che tutto ciò che sembra davvero una negazione del sé altro non è che la normalità, per comprendere a fondo che è normale essere stanche, tediate da una vita ormai routinaria che troppo toglie al proprio essere donna ma molto regala al proprio essere madre.
La “stories mania” è un vero e proprio fenomeno virale che vanta milioni di mamme followers e non solo Tra le mamme più seguite del web c’è Giada Sundas, autrice del testo “Le mamme ribelli non hanno paura”, edito dalla Garzanti che ha avuto un enorme successo grazie alla sua bravura della mamma-scrittrice che ha saputo raccontare in modo semplice ed immediato l’uragano emotivo che stravolge la vita di tutte le neo-mamme.
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