03/05/2024
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Ambiente Redazione 23 aprile 2024 23:13 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
MARIGLIANO – Località Masseria del Monaco è diventata terra di nessuno. L’alveo che costeggia il complesso storico architettonico dei Padri della Compagnia di Gesù, denominato "Grangia di Gesù o del Monaco", sorto su un’ antica badia benedettina medievale, conosciuto oggi come antica Masseria del Monaco, è diventata la meta preferita di autentici eco delinquenti per scaricare qualunque cosa, senza che nessuno li disturbi. Le telecamere e le attrezzature poste in passato per evitare i reati ambientali, infatti, sono state rubate, come mostra l'immagine allegata.
Un tempo la località, una delle più fertili della Campania, era meta di commercianti di ogni dove, che facevano a gara per comprare direttamente dai contadini, vere e proprie sentinelle del territorio, i genuini prodotti di una terra, ancora oggi la più fertile della zona, in cui si coltivavano i peperoni quattro pizzi giganteschi, succosi pomodori San Marzano, genuine patate ecc., per poi rivenderli ai mercati generali. Oggi, invece, tutta la zona è martoriata da eco criminali senza scrupoli e da facoltosi incettatori di terreni a prezzi vergognosi per una realtà così fertile.
La denuncia sullo stato dell’Alveo Casaferro, che costeggia la Masseria del Monaco e sbocca nei Regi Lagni, arriva da Giuseppina Monda che abita proprio nei pressi .
Ho pensato – ha scritto ieri la signora Giuseppina Monda - a riguardo della giornata del pianeta terra di inviarle alcune foto, fatte da me stamattina. La zona è quella di Masseria del Monaco in via Ponte dei Cani .
Percorrendo la stradina sterrata intorno alla masseria che costeggia l’Alveo Casaferro il quale, in fondo alla strada, si riversa nei Regi Lagni, proprio in quel punto, c’è qualcuno che da tempo sversa di tutto: resti di macchine, rifiuti pericolosi e anche un silos di mangime, che voglio immaginare non sia di uno degli allevamenti senza controlli che sono lì vicino nella zona. Per non parlare di quella capanna abusiva proprio sulla strada. Purtroppo – conclude la signora Giuseppina - tante persone davanti a questo scempio girano la faccia, fanno finta di non vedere, ma io non ne posso più di questo schifo”.
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