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Ambiente Ilenia Papilio 28 aprile 2020 19:57 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
MARIGLIANO - Da quanto emerge dall’ultimo dpcm il 4 maggio partirà la fase due dell’emergenza sanitaria in corso, quella di convivenza con il virus, a piccoli passi si recupera una parvenza di normalità sugellata da 3 date precise, il 4 maggio, il 18 e il primo giugno. A quanto pare dal 4 maggio sarà possibile circolare liberamente nel proprio comune, mantenendo il distanziamento sociale, indossando la mascherina e, chiaramente, evitando assembramenti; dal 18 anche l’autocertificazione per spostarsi all’interno della propria regione in altro comune, verrà archiviata come ricordo di questi tempi bui che stiamo vivendo.
A partire dal 27 aprile anche nella regione Campania è possibile fare attività motoria nei pressi della propria abitazione, ove conciliabile con l’uso della mascherina e del distanziamento sociale; le strade deserte hanno iniziato piano piano a ripopolarsi, complice il sole primaverile e l’aria mite e, anche nel comune di Marigliano alcuni hanno approfittato della possibilità di prendere aria fuori dalle proprie abitazioni.
Purtroppo però quella che nei mesi di lockdown veniva narrata come natura che si riprendeva il proprio posto nelle città, adesso mostra un altro volto: quello dell’incuria e dell’abbandono delle nostre strade e aree urbane. Per molti infatti è stata una vera e propria impresa camminare su marciapiedi ricoperti di erba o farsi strada tra gli arbusti che invadevano la carreggiata. Cosa avverrà quando dal 4 maggio molti si recheranno nuovamente a lavoro? Le condizioni delle nostre strade, già particolarmente dissestate dai continui lavori e rattoppi eseguiti dalla Gori, appaiono al momento “poco sicure”. È chiaro che per asfaltare larghe aree c’è bisogno di fondi, quelli che al momento sono tutti direzionati sulle misure assistenzialistiche per far fronte all’emergenza economica seguita a quella sanitaria, eppure sarebbe il caso di fare uno screening in questi giorni delle buche pericolose che si sono aperte in questo periodo, anche a seguito delle piogge.
Un altro capitolo indecoroso riguarda quei cittadini che gettano guanti usa e getta lungo le strade e che non raccolgono le deiezioni canine dei propri amici a quattro zampe, come possiamo parlare di ricostruzione post virus se non vi è alcun rispetto nei confronti della propria città e degli altri esseri umani?
In via Sentino, in barba ai costanti controlli della polizia municipale avvenuti anche tramite drone, è stato scaricato un divano e altra immondizia, a dimostrazione che i delinquenti non sono andati affatto in quarantena.
La fase due sarà caratterizzata dalla responsabilità individuale di ciascuno di noi, smetteremo di giocare a guardia e ladri e inizieremo ad essere trattati finalmente come adulti responsabili, niente più foto dai balconi, niente più autocertificazioni, niente caccia all’untore, cerchiamo tutti di cooperare in difesa del bene comune.
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