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Ambiente Giuseppe Monda 27 gennaio 2017 14:05 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
Il conducente ha prima tentato di liberarsi dal fango alleggerendo il carico, poi si è dato alla fuga
MARIGLIANO - Un grosso carico di rifiuti pericolosi pronto a finire sulle sponde dell’alveo Frezza in via vecchia del Bosco a Marigliano. Un grosso, vergognoso, carico pronto per essere scaricato nei nostri alvei.
Il camion, con ancora il materiale sopra, è stato rinvenuto tra i campi, dopo un’operazione ambientale condotta dal comandante della Polizia Municipale Angelo Cascella e dai suoi collaboratori, il capitano Lucio Panico e l' ac Giovanni Lipari, e dalla Polizia Metropolitana, coordinata dal ten. Andrea Valente.
La terra è sembrata ribellarsi davanti all'ennesimo scempio, che si stava materializzando, nella campagna mariglianese nella prima mattinata di ieri. Ammorbidita dalla brina notturna si è infatti chiusa intorno alle grosse ruote del mezzo che si avviava verso l’alveo e lo ha bloccato lasciandolo in panne.
La persona alla guida , ancora da identificare, ha tentato invano una manovra di alleggerimento del carico ma non ha potuto fare nient’altro che darsi alla fuga, abbandonando il mezzo, lasciandolo privo di ogni documento.
Gli inquirenti stanno ora lavorando senza sosta per rintracciare i responsabili. Il sospetto , terribile, è che il carico rimasto impantanato non fosse l’unico; e ne tanto meno il primo a dover finire tra le acque del Regio Lagno: il materiale infatti rinvenuto sul mezzo, scarti di carrozzeria, pneumatici , sedili d’auto etc., sembra compatibile con tantissimo altro materiale già sversato nel lagno Frezza; e dunque, con molta probabilità, essere stato trasportato dallo stesso camion.
E' giallo sulla proprietà del camion. Si attendono risvolti nelle indagini già nelle prossime ore. Dai primi accertamenti il mezzo risulterebbe sequestrato già dal 2010 ad una ditta di Napoli. E oggi era affidato a qualcuno, che lo ha utilizzato per commettere un crimine ambientale.
E' stata un'odissea anche decidere le sorti dell'automezzo, per il quale non si riusciva a trovare un posto dove portarlo, infine è stato affidato momentaneamente a un centro di raccolta e demolizioni autoveicoli.
Il fatto va a verificarsi proprio nei giorni in cui a tenere banco é stato proprio il tema della sicurezza ambientale e della videosorveglianza, sembra che però sversare rifiuti, pericolosi e non, nel nostro territorio continua ad essere un'attività troppo facile da svolgere. La zona di Boscofangone, servita da una fitta rete di strade provinciali e dall'Asse Mediano è ancora l'area più colpita.
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