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Cronaca Redazione 29 giugno 2013 23:19 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
Parte il processo al Consigliere regionale del Pdl Beneduce da sempre in prima linea per il condono edilizio. La Regione Campania parte offesa. Verdi Ecologisti: " le accuse sono gravissime, deve essere sospesa dal Consiglio per palese conflitto di interessi. Esempio pessimo per i cittadini".
E' iniziato venerdì mattina il processo per abusivismo edilizio che
vede imputati l’ex assessore regionale all’agricoltura, Armando De
Rosa, la moglie, Flora Beneduce, consigliere regionale del Pdl e
primario di medicina generale degli ospedali riuniti della penisola
sorrentina, e la figlia Rossella, tutti rinviati a giudizio per alcuni
interventi fatti svolgere in un proprio terreno.
La vicenda riguarda la ristrutturazione di una casa colonica.
Struttura situata al centro di un terreno di proprietà della famiglia
De Rosa. Un’inchiesta iniziata nel 2007, dopo un intervento dei vigili
urbani di Vico Equense e seguita passo dopo passo dal pm Mariangela
Magariello che accusa gli imputati innanzitutto di aver iniziato,
continuato ed eseguito gli interventi nonostante l’ordine di
sospensione dei lavori, in assenza del permesso a costruire. Si tratta
di una zona sismica sottoposta a vincolo, già dichiarata di «notevole
interesse pubblico».
Non finisce qui. Stando alla ricostruzione fatta dal pm, i De Rosa e la Beneduce – da
proprietari dell’area e committenti dei lavori - avrebbero anche dato
l’ok per le strutture in cemento armato senza la regolare denuncia dei
lavori al Genio civile della Regione Campania e in assenza di una
direzione delle opere affidata a un tecnico competente. L' accusa è di
aver «distrutto od alterato le bellezze naturali dei luoghi, soggetti
alla speciale protezione dell’autorità in base al decreto legislativo
42 del 2004» scrive il pm.
"Sono accuse pesantissime - spiega il responsabile regionale dei Verdi
Ecologisti Francesco Emilio Borrelli - non solo perchè riguardano un
ex ed un attuale esponente politico regionale di primo piano ma anche
perchè gli accusati avrebbero addirittura proseguito i lavori abusivi
,privi di permessi a costruire, nonostante l' ordine di sospensione
dei lavori per di più in una zona sismica dichiarata di "notevole
interesse pubblico".
La Beneduce che adesso è sotto processo dovrebbe essere sospesa dal
Consiglio Regionale e dal Pdl almeno finchè non sarà chiarita questa
vicenda anche perchè tra le parti offese c' è la stessa Regione
Campania e quindi è in atto un palese conflitto di interessi. Inoltre
qualora fosse condannata non ci troveremmo dinnanzi ad un semplice
reato ma ad una condotta palesemente immorale e incompatibile con chi
vuole rappresentare degnamente la comunità. Tra l' altro come potrà
essere credibile un Consigliere Regionale come la Beneduce da sempre
in prima linea nella battaglia del Pdl per il condono edilizio mentre
è in corso un processo sul tema che la riguarda personalmente? Come
potranno i cittadini adeguarsi alle normative sulle limitazioni all'
edificazione dinnanzi a simili comportamenti sprezzanti di ogni regola
qualora siano emesse delle condanne in via definitiva?"
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