30/05/2023
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Cronaca Redazione 28 marzo 2023 11:09 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
NAPOLI - Un giovane, ritenuto appartenente alla galassia anarco-insurrezionalista partenopea, accusato di avere compiuto il 4 marzo 2021 l'attentato ai danni del Consolato Onorario di Grecia a Napoli, è stato arrestato dalla Polizia di Stato.
Secondo quanto emerso dalle indagini della Digos il giovane, entrato in azione insieme con un complice, per mettere a segno l'attentato ha utilizzato un ordigno di tipo improvvisato e illegale composto da un artificio pirotecnico esplodente denominato "Rambo", assemblato, mediante carta gommata, a una bomboletta spray di deodorante.
L’attentato, sebbene mai rivendicato, appariva immediatamente riconducibile alla galassia anarco insurrezionalista sia per le modalità di svolgimento e la tipologia dell’ordigno utilizzato, sia per l’esistenza, in quel periodo, di una campagna anarchica di solidarietà internazionale nei confronti di Dimitris Koufondinas, ex membro del sodalizio terroristico greco “17 novembre”, detenuto presso le carceri greche in sciopero della fame.
All’individuazione del presunto responsabile che ha agito, insieme ad altro complice non compiutamente identificato, travisato di nero, giungendo nei pressi del Consolato indossando sempre una mascherina a protezione del naso e della bocca – si è arrivati tramite un’articolata indagine di tipo tradizionale, raccogliendo gravi indizi di colpevolezza dopo una approfondita visione di telecamere, accertamenti eseguiti dalla polizia scientifica, nonché analisi del traffico telefonico in uso all’anarchico.
Le indagini effettuate hanno permesso di ipotizzare anche il luogo esatto, prossimo al Consolato, presso il quale l’indagato ed il complice hanno indossato indumenti di copertura totalmente neri al fine di non essere individuati dalle forze dell’ordine.
Gran parte dell’abbigliamento indossato dall’indagato è stato rinvenuto a seguito di perquisizione domiciliare effettuata, a carico dello stesso, in data 26 maggio 2022, nel corso della quale venne sequestrato lo smartphone a lui in uso, consentendo poi di reperire all’interno del dispositivo in sequestro numeroso materiale informatico di interesse in materia di armi, di esplosivi e loro confezionamento, di tecniche di guerriglia urbana e sabotaggi, nonché numeroso materiale anarchico, risultato significativo per delineare ulteriormente l’estrema pericolosità dell’indagato e la sua attività di auto addestramento.
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