19/05/2024
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Cronaca Redazione 06 maggio 2024 15:43 Circa 4 minuti per leggerlo stampa
ERCOLANO - Un grande evento ha animato questa mattina la città di Ercolano. Nei pressi di via Resina, che si affaccia sugli scavi di Ercolano, è stata inaugurata in pompa magna la piazza dedicata a Carlo di Borbone. Hanno partecipato all'evento, invitati dal sindaco Ciro Buonajuto, il senatore Matteo Renzi e il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca.
"Per affermare un'idea di legalità e di bellezza serve la cultura. Non credete a chi dice che la cultura non serve a niente, con la cultura non si mangia. La cultura è tutto. E' la chiave identitaria di Ercolano, di Napoli, dell'Italia e dell'Europa. La cultura è ciò che ci salverà. Siate orgogliosi di questo grande giorno storico".
Lo ha detto Matteo Renzi, leader di Italia Viva all'apertura di Piazza Carlo di Borbone ad Ercolano che affaccia sul parco archeologico dell'antica Herculaneum.
" Questa piazza, che affaccia sul parco archeologico dell'antica Herculaneum, è dedicata a Carlo di Borbone, - ha aggiunto il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, - colui che ha avviato la realizzazione della Reggia di Caserta". "Carlo di Borbone - ha continuato Vincezo De Luca - è stato uno degli esponenti di una dinastia che ha governato anche il Sud del nostro Paese.Contro quella dinastia i giovani dell'Italia a metà dell' 800 hanno combattuto per realizzare l'unità del nostro Paese. Era il Risorgimento, il tempo nel quale i giovani e gli intellettuali avevano deciso di realizzare l' unità d'Italia quello che in questo momento, questo Governo, sta distruggendo. L'unità d'Italia! Questi la stanno distruggendo. Stanno facendo il contro Risorgimento!". "Se va avanti questa ipotesi - ha concluso il presidente De Luca - di autonomia differenziata, il Sud è morto: è morta la sanità del Sud, la scuola e il trasporto pubblico. I cittadini non hanno capito ancora, fino in fondo, il pericolo rappresentato dall'autonomia differenziata. Dovremo combattere ancora di più. Lo stiamo facendo, come Regione Campania. Spesso da soli, purtroppo. Ma dobbiamo resistere perché se vanno avanti (al Governo, ndr) in quella direzione il Sud è morto. Ed è morta anche l'unità d'Italia".
"Piazza Carlo di Borbone - ha concluso il sindaco di Ercolano e vice presidente nazionale Anci Ciro Buonajuto - non è solo un’opera di rigenerazione urbana ma è soprattutto un’opera di riqualificazione sociale che è iniziata nel 2014. Un’opera unica nel suo genere perché frutto del partenariato tra Comune di Ercolano, Parco archeologico e un filantropo, il magnate americano David junior Packard. Vedere tanti cittadini ma soprattutto adolescenti e bambini è una grande soddisfazione per un sindaco, la più bella vittoria per tutta Ercolano".
Grande soddisfazione hanno mostrato anche i Neoborbonici: "Ormai facciamo fatica a ricordare tutti i comuni nei quali è stato deciso di intitolare una strada o una piazza ai Borbone - ha dichiarato il prof. Gennaro De Crescenzo, presidente del Movimento Neoborbonico -. Questa volta tocca a Ercolano con un grande valore aggiunto:si tratta di una grande piazza che sovrasta quegli scavi meravigliosi voluti proprio dai Borbone.
Grazie al sindaco Buonajuto, alla giunta, ai responsabili degli scavi e ai loro sponsor internazionali: quella piazza - aggiunge De Crescenzo - da simbolo negativo è divenuta ora simbolo positivo, come hanno dichiarato anche le autorità. Anche questo, comunque, è il frutto di tutti questi anni di battaglie culturali neoborboniche. Anche così cambia la storia. Nonostante appelli, petizioni, migliaia di firme e sondaggi 'stravinti', manca all'appello solo la città di Napoli, l'antica capitale ancora "vittima" di una ristretta élite politico-intellettuale con poche radici e poco orgoglio che sembra non aver intenzione di dare spazio ai veri personaggi che hanno reso Napoli capitale, magari sostituendo i 'finti eroi della patria' ".
"Da giovane porticese sono felicissimo che tre città vesuviane vicine, come San Giorgio a Cremano, passando per Portici ed oggi Ercolano, in pochi anni abbiano riscoperto la storia di una grande famiglia e di un grande Re come Carlo di Borbone, che tanto ha dato a queste zone - ha dichiarato Emilio Caserta, resp.le giovanile del Movimento Neoborbonico - ciò significa che c'è una rivoluzione culturale in atto, e che tante sono le presenze anche nelle istituzioni che stanno riscoperto certe verità, ma soprattutto ci sono cittadini che fanno sentire la loro voce su queste tematiche. A noi giovani serve anche questo per essere orgogliosi di essere napoletani, porticesi, ercolanesi e meridionali".
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