Cronaca Redazione 19 gennaio 2023 15:59 Circa 3 minuti per leggerlo stampa
Questa mattina i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Salerno hanno dato esecuzione ad un'ordinanza di applicazione di misure cautelari personali e reali nei confronti di 9 soggetti, procedendo contestualmente al sequestro di beni e valori per un importo superiore ai 136 milioni di euro.
Si tratta di una maxi frode fiscale messa a segno evadendo l'Iva nel settore della vendita dei carburanti è stata scoperta dalla Guardia di Finanza di Salerno.
I militari del nucleo di polizia economico finanziaria, con i colleghi di Scafati e Nocera Inferiore, hanno anche notificato nove misure cautelari: quattro arresti domiciliari, e cinque divieti di dimora nelle province di Salerno, Avellino e Roma.
Le indagini, sviluppate attraverso intercettazioni telefoniche e ambientali, la disamina di documentazione contabile ed extracontabile, accertamenti bancari su un numero rilevante di rapporti di conto corrente personali e societari, hanno permesso di delineare la piena consapevolezza circa la realizzazione di una condotta truffaldina da parte di tutti i soggetti che operavano ai vari livelli della filiera commerciale, ovvero rappresentanti legali e di fatto dei depositi fiscali, delle società interposte e di quelle beneficiare del sistema evasivo.
L' inchiesta - nella quale sono indagate 82 persone - si è concetrata sui promotori e gli organizzatori di un'associaciazione a delinquere con base a Castel San Giorgio che hanno messo in piedi, avvalendosi di 12 società, di una "mega frode carosello".
Nel giro di tre anni, tra il 2017 e il 2020 sarebbero stati in grado di produrre fatture per operazioni inesistenti per oltre 900 milioni evadendo il pagamento di oltre 160 milioni di euro di Iva.
Gli addebiti contestati s'inseriscono nel solco di quanto già emerso nel luglio 2020 quando, nel corso di una perquisizione domiciliare venne posto sotto sequestro denaro contante per un importo complessivo 1.008.935 euro, in banconote di diverso taglio, considerato profitto dei reati tributari commessi. Ma non finisce qui.
1.792.000 euro in contanti: a tanto ammonta il denaro rinvenuto e sequestrato questa mattina dai Finanzieri del Comando Provinciale di Salerno, anche grazie al fiuto di Jumbo, il cash dog delle Fiamme Gialle addestrato per individuare le banconote, seppur ben nascoste.
In particolare, le somme sono state "scovate" nei posti più disparati: infatti, le stesse sono state scoperte in un garage e nelle pertinenze delle abitazioni di due degli indagati, occultate in zaini, buste di plastica e scatole di cartone.
Contestualmente, sulla base di un provvedimento d'urgenza emesso da questo Ufficio, è stato sottoposto a sequestro preventivo un complesso aziendale a destinazione turistico-ricettiva (hotel e ristorante) sito a Montoro (AV).
Nello specifico, dallo sviluppo delle attività investigative poste in essere in concomitanza con l'esecuzione delle misure cautelari di oggi, è stato possibile risalire ad un negozio giuridico simulato, rogato lo scorso mese di dicembre, con cui una delle società coinvolte nello schema di frode oggetto d'indagine, al fine di sottrarsi al pagamento delle imposte, ha ceduto un resort, appena realizzato, del valore complessivo di 2,5 Milioni di Euro ad un altro soggetto economico riconducibile sempre agli stessi indagati.
L'atto è stato ritenuto simulato dal momento che il pagamento sarebbe stato corrisposto mediante l'asserita compensazione di crediti vantati dall'acquirente nei confronti della cessionaria, a fronte dell'assenza di rapporti commerciali intercorsi tra le due società, come emerso dalla consultazione delle banche dati in uso alle Fiamme Gialle.
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