04/12/2023
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Cronaca Redazione 18 settembre 2023 23:56 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
MARIGLIANO- Intorno a mezzanotte tra il 16 e il 17 settembre un 49enne, già noto alle forze dell'ordine, è stato colpito da diversi proiettili. L'uomo è stato portato nell'ospedale di Nola in condizioni gravi, con ferite all'addome e all'inguine.
Si tratta di Pasquale Ciappa, imprenditore di successo che nel 2017, anche dalle nostre pagine, denunciò una banda di estorsori che fece arrestare.
All’epoca finirono in manette Luigi Esposito alias “'o Sciamarro”, presunto boss del gruppo di appartenenti all'ex clan Castaldo Sapio; Salvatore Pasquale Esposito, alias “Sciamarretto”, nipote del boss e suo uomo di fiducia; e i fratelli Giovanni Castaldo detto 'o Luong, pezzo da novanta dell'ex clan Castaldo e Rosario Castaldo, tutti appartenenti al clan emergente di Sciamarro. Per il clan contrapposto degli ex affiliati ai Mazzarella, a capo del quale gli inquirenti ritengono vi sia Cristiano Piezzo, sono finiti in cella: Giovanni Rega, nipote di Tommaso Rega alias Chirichiello, reggente dell'omonimo clan operante su Brusciano e paesi limitrofi, e ritenuto dagli inquirenti uomo appartenente ai Mazzarella e Fortunato Piezzo alias Winny, figlio del presunto boss Cristiano.
I militari di Castello di Cisterna,che stanno indagando sul fatto, non escludono nessuna pista. Al momento Pasquale Ciappa versa in grave condizioni nell’ospedale Santa Maria della Pietà di Nola, dove è stato ricoverato e dove poche ore dopo è stato portato un 45enne di Casavatore con ferite d’arma da fuoco ad una gamba. Gli inquirenti sospettano che i due episodi siano collegati.
Nell’intervista del 2017 pubblicata dal nostro giornale Pasquale Ciappa raccontò i motivi per i quali, dopo tanti anni di soprusi, decise di dire basta e denunciare tutto al comandante della caserma di Marigliano Raffaele Di Donato e al capitano Tommaso Angelone.
L’intervista di Ciappa di allora si concluse con una raccomandazione: “Una cosa però voglio dirla anche alla D.D.A. : se un imprenditore trova il coraggio di denunciare, dovete tutelarlo, metterlo in condizioni di non correre rischi, non potete lasciarlo solo e abbandonarlo al proprio destino".
I militari di Castello di Cisterna stanno indagando a 360 gradi per assicurare alla giustizia i killer che lo hanno ridotto in fin di vita.
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