28/09/2023
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Cronaca Redazione 15 maggio 2023 23:59 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
MARIGLIANO - Questa mattina la scuola dell'infanzia paritaria "L'Isola Felice", tra un misto di lacrime e sorrisi, ha dato il bentornata alla piccola Viky. Tutti, le direttrici Maria e Dolores, le maestre, i bambini e i genitori hanno accolto la piccola con una festa organizzata per il suo rientro.
“Non c'erano solo palloncini e regali da scartare – hanno dichiarato le maestre dell’asilo - ma tanto amore, lo stesso amore che diamo ogni giorno ad ogni singolo bambino”.
Erano raggianti i volti delle maestre e delle direttrici nel raccontare il ritorno della piccola Viky nell’asilo, volti che però si sono improvvisamente rabbuiati quando hanno ripensato all’accaduto: ”Qualcuno ha cercato di infangare il buon nome della scuola, sollevando un polverone per screditare chi ogni giorno svolge con coscienza il proprio lavoro.
Viky si è sentita male poco dopo il pranzo, durante il riposino pomeridiano. La maestra Annamaria si è subito accorta che qualcosa non andava. È stato subito chiamato il 118 ripetutamente che non rispondeva e ci metteva in attesa. Si è deciso così di far intervenire le forze dell'ordine che sono arrivate poco dopo la chiamata.
Nel frattempo Viky, che non stava soffocando e nemmeno era abbandonata a se stessa come qualcuno ha scritto, è stata messa su una brandina. Da quel momento le sono stati vicini tutti, le maestre, i carabinieri, cercando di tenerla sveglia per quanto possibile.
Non è stata fatta alcuna manovra di rianimazione né massaggio cardiaco, non perché nessuno dei presenti non ne fosse capace, semplicemente perché non ce n'è stato bisogno. Viky ha sempre respirato autonomamente e il suo cuore non si è mai fermato.
I carabinieri sono stati di grande aiuto, - hanno concluso le direttrici Maria e Dolores - hanno sollecitato l'intervento del 118, mentre le maestre le sono state vicine fino al momento in cui non è arrivata l'ambulanza. Nessun caos, c'era tanta paura, si è temuto il peggio, ma l' autocontrollo e la lucidità non sono mai mancati. Certe vicende ti segnano. Ma quando queste diventano solo "fatti", raccontati tra l'altro in modo errato, allora al dolore si unisce la delusione”.
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