02/06/2023
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Cronaca Salvatore De Riggi 02 aprile 2021 21:05 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
MARIGLIANO - MARIGLIANELLA - La storia è sempre quella, l’attesa bonifica del sito ex Agrimonda, il cui iter sta ormai seguendo tempi biblici e la tutela della salute, un ossimoro.
Restando solo agli ultimi accadimenti, lo scorso 18 novembre veniva aggiudicata dalla Regione Campania la gara di appalto per procedere al piano di caratterizzazione, redatto da Arpac “appena” nel novembre 2019.
Ma quanto altro tempo deve trascorrere? Quanti altri mesi devono passare prima che si proceda realmente con la caratterizzazione e la bonifica?
Nel frattempo, il sito si trova in una situazione igienica vergognosa, con accumuli di acque verdastre, maleodoranti (e ormai perenni) su un telo di sopertura, più volte e in più parti staccato dai bordi, che nessuno sa se può ancora garantire la sua funzione principale: isolare il suolo del sito dalle acque meteoriche.
Anche perchè tale funzione “d’emergenza” doveva durare qualche mese, ma siamo siamo arrivati a due anni ormai, un tempo lungo che non da sufficienti garanzie sulla reale efficacia del telo.
La messa in sicurezza d’emergenza non aveva previsto alcuna azione per le esalazioni gassose (che continuano a fuoriuscire dal sito) perchè “tanto i tempi saranno brevi” per caratterizzazione e bonifica.
Invece sono passati altri due anni, in cui il sito ha continuato a rilasciare gas nell’atmosfera, di cui si percepisce la presenza maleodorante ma di cui si ignora la composizione perchè nessun monitoraggio è stato messo in atto (“tanto i tempi saranno brevi”), come pure potrebbe essere continuata la migrazione degli inquinanti in falda, come già rilevato da Arpac nelle indagini post-rimozione.
Chi può garantire o assicurare che quei gas non possano provocare danni ambientali e alle persone sul medio e lungo termine?
Più volte abbiamo ripetuto che un problema ambientale di tale portata non può riguardare una strada, un quartiere o un comune: la bonifica di Agrimonda deve essere priorità per tutti, a cominciare da amministratori e politici, solerti nel chiedere voti e fare promesse sull’argomento, ma poi sfuggenti o assenti nel pretendere o spingere, nelle sedi opportune, per una rapida e civile soluzione del problema.
Tutti dobbiamo preoccuparci di tutelare l’ambiente e la salute, tutti dobbiamo preoccuparci di Agrimonda e pretendere una rapida soluzione.
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