11/12/2023
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Cronaca Redazione 05 settembre 2023 16:37 Circa 1 minuto per leggerlo stampa
Il proprietario non rispettava le leggi sul commercio e sulle norme igieniche.
MARIGLIANO – Il nucleo carabinieri forestale di Marigliano, agli ordini del comandante Alessandro Cavallo, e i carabinieri della Stazione di Marigliano, agli ordini del comandante Raffaele Passaro, in collaborazione con i veterinari della ASL Napoli 3sud, hanno posto sotto sequestro un laboratorio abusivo di frattaglie con annesso deposito nel comune di Marigliano.
Il laboratorio era utilizzato per la lavorazione della frataglie bovine per la preparazione del cosiddetto “ pere e ‘o musso”, un degli alimenti capisaldi dello street food napoletano.
A finire nei guai è stato un 33enne: per lui oltre 16.000 euro di sanzioni e una denuncia, oltre al sequestro di circa una tonnellata di frattaglie bovine e suine pronte per essere commercializzate.
L’uomo, residente in Afragola, era privo di licenza di commercio e aveva allestito un laboratorio di lavorazioni carni in via Vittorio Veneto, privo di autorizzazione sanitaria, che probabilmente distribuiva la merce non solo a Marigliano.
Il blitz dei carabinieri ha permesso di sorprendere il 33enne intento alle lavorazioni delle carni che sono risultate prive di tracciabilità e ha consentito di scoprire anche una situazione molto precaria dal punto di vista igienico-sanitario.
Una tonnellata di frattaglie, per un valore di 22mila euro, è stata posta sotto sequestro amministrativo e sanitario e inviata alla distruzione a cura di una ditta specializzata.
Le operazioni fanno parte di un più ampio progetto, volto a contrastare il fenomeno dell'abusivismo nella vendita dei generi alimentari, a tutela dei consumatori.
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