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Cronaca Vincenzo Esposito 17 giugno 2017 14:32 Circa 1 minuto per leggerlo stampa
NAPOLI - Si era rifugiato in Polonia creandosi una seconda vita sotto falso nome. Ricercato dal 2011, è finito in manette Antonio Cella, 45enne ritenuto contiguo sia al clan Contini, operante nei quartieri del Vasto e dell’Arenaccia, che al gruppo criminale dei De Tommaso operante a Forcella.
Ha svolto ruolo di broker nell’importazione di droga da Olanda e Spagna, reato di spaccio di stupefacenti che aveva costituito il motivo della condanna, nel 2015, a 10 anni ed 11 mesi di reclusione.
Cella era stabile da più di 4 anni a Glogow, cittadina di circa 70mila abitanti al confine tra Polonia e Germania. Qui, sotto falso nome, si era stabilizzato insieme alla compagna ed alla figlia di 4 anni, vendendo porta a porta elettrodomestici e prodotti di elettronica.
Quando i reparti speciali hanno fatto irruzione insieme ai Carabinieri si è rivolto a questi ultimi chiedendo se fossero della “Pastrengo”, la sede del nucleo Investigativo di Napoli. Quando ha avuto risposta affermativa non ha nemmeno provato a usare i documenti falsi utilizzati per la nuova identità.
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