27/04/2024
(159 utenti online)
Cronaca Alberto Voccia 18 marzo 2024 08:55 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
Oggi, 18 marzo, segna l’ottantesimo anniversario dell’ultima eruzione del Vesuvio, avvenuta nel lontano 1944. Quell’evento catastrofico distrusse i paesi di San Sebastiano al Vesuvio e Massa di Somma, lasciando un’impronta indelebile nella memoria collettiva.
L’Osservatorio Vesuviano, in occasione di questo anniversario, ha organizzato una serie di eventi speciali. Per gli appassionati e i curiosi avranno l’opportunità di visitare la sede storica dell’Osservatorio Vesuviano a Ercolano e partecipare a una camminata guidata nel Parco Nazionale del Vesuvio. Un’occasione unica per immergersi nella storia e comprendere meglio il vulcano che domina l’orizzonte di Napoli.
Tuttavia, oggi non vogliamo soffermarci sull’eruzione del 1944 e sui disastri che essa causò. Invece, abbiamo voluto incontrare una persona speciale: la signora Maddalena Scarano. Proprio in quel pomeriggio di ottant’anni fa, il 18 marzo 1944, Maddalena venne al mondo. Ci siamo chiesti se quell’evento drammatico abbia influito in qualche modo sul suo carattere. Ci scusiamo se la domanda può sembrare insolita, ma la curiosità ci ha spinto a indagare.
La signora Maddalena ci ha accolto nella sua casa, raccontandoci la sua storia con occhi brillanti e un sorriso che ha attraversato gli anni. “Sì, sono nata in casa, come l’usanza dell’epoca,” ci dice. “Era un giorno di festa, ma la natura aveva altri piani.”
Nel primo pomeriggio, mentre le doglie si facevano sempre più intense, il papà di Maddalena cercava disperatamente la “levatrice”. Fu un momento di grande confusione: tra l’acqua calda e i panni caldi, i piroclastici iniziarono a cadere dal cielo. Fu un balletto surreale di vita e morte, mentre i vicini e le pareti della casa si affollavano di persone con caschi improvvisati in testa, pentole e bacinelle per ripararsi dai lapilli e dalle ceneri.
“Quel giorno, la vita e la morte danzavano insieme,” racconta Maddalena con un sorriso nostalgico. “Era come se la terra stessa partecipasse al mio arrivo.”
Ma cosa ha influito quell’evento sul suo carattere? “Che dire,” risponde Maddalena, “sono sempre stata una donna dal carattere vulcanico ed ecclettico. Mai ferma, sempre in movimento.” A ottant’anni, continua a svolgere i lavori domestici, a cucire e a fare uncinetto. “Tengo a lava ind e vene,” scherza, “e come la lava, non sto mai ferma.”
Auguriamo alla signora Maddalena una lunga vita in salute, e che la sua energia vulcanica continui a bruciare luminosa come il Vesuvio stesso.
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright MARIGLIANO.net
Commenti