07/06/2023
(251 utenti online)
Cronaca Antonio Franzese 11 maggio 2018 15:52 Circa 1 minuto per leggerlo stampa
I soggetti in questione sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata al riciclaggio e ricettazione di apparecchiature elettroniche
NAPOLI – VENEZIA . Ricettavano tablet e smartphone di ultima generazione che poi rivenduti sul mercato. 5 gli arresti tra Napoli e Venezia. I soggetti in questione sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata al riciclaggio e ricettazione di apparecchiature elettroniche, alla violazione e all’accesso abusivo di dispositivi elettronici.
Diciannove persone – gli acquirenti dei dispositivi di provenienza furtiva – sono invece ritenute responsabili di ricettazione e, allo stato, indagati a piede libero.
L’avvio delle indagini risale al a febbraio 2016 quando i carabinieri dell’aliquota radiomobile di Casoria avevano individuato la presenza di un iPad Apple provento di furto all’interno di un locale in via Nazionale delle Puglie, in territorio del comune di Casoria.
La perquisizione subito eseguita in quello che in apparenza era un esercizio commerciale di riparazioni di materiale informatico, aveva svelato invece svelato l’esistenza di un laboratorio clandestino adibito alla “rigenerazione” di dispositivi elettronici e di attrezzature varie di provenienza illecita.
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright MARIGLIANO.net
Commenti