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Cronaca Vincenzo Esposito 30 maggio 2017 15:06 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
TRAMONTI - Nella costante ricerca di opere d’arte illecitamente sottratte presenti sul mercato, anche elettronico, il Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Napoli ha individuato, in vendita presso una nota casa d’aste partenopea, il dipinto olio su tela, in ovale, raffigurante “Madonna con bambino”.
L’attenta ricerca dell’opera nella Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti, gestita dal Comando TPC di Roma, ha consentito di identificare il bene in asta quale porzione della tela raffigurante “Madonna del Rosario”, asportata dalla chiesa di San Michele, ubicata nella frazione di Gete del Comune di Tramonti .
Il meticoloso confronto tra il dipinto rubato e quello presente sul mercato ha consentito, agli investigatori, di mettere in luce il procedimento di ricostruzione iconografica dell’opera posta in vendita, concretizzatosi in attività di collage e in interventi pittorici alterativi.
Il Nucleo TPC di Napoli, che opera nelle Province di Napoli, Avellino, Benevento, Caserta e Salerno, ha proseguito nell’attività di contrasto ai reati in materia di beni culturali sul territorio di competenza, con sviluppi investigativi che l’hanno portato a estendere la propria azione anche a livello nazionale. Il 2016 ha confermato, in linea di massima, la contrazione del fenomeno dei furti già osservato nell'anno precedente: le sottrazioni di beni d'arte hanno subito, infatti, rispetto al 2015, un calo del 12% circa. Il fenomeno delinquenziale del settore di competenza che suscita maggiore preoccupazione, anche nella popolazione, permane il furto in danno di luoghi di culto che, in molti casi sprovvisti di un adeguato sistema di sicurezza anticrimine, sono facile obiettivo della criminalità predatoria.
Gli oggetti maggiormente trafugati restano quelli del settore grafico/pittorico (nonostante una diminuzione del 7% rispetto al 2015) e di quello scultoreo. Al 31 dicembre 2016, l’attività repressiva condotta dal Nucleo TPC di Napoli si è conclusa con: 77 persone denunciate in stato di libertà, di cui 26 per reati in danno del paesaggio;29 perquisizioni; 26 sanzioni amministrative.
L'attività di polizia giudiziaria, coordinata dalle 11 Procure della Repubblica della Regione, in stretta sinergia con l'Arma territoriale e le articolazioni periferiche del Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, ha consentito il recupero, per un valore complessivo stimato in € 1.500.000,00 di: 10.707 beni antiquariali, archivistici, librari; 601 reperti di natura archeologica. 14 sono le opere contraffatte sequestrate, di cui 8 nel settore antiquariale e 6 in quello contemporaneo, per un valore complessivo, qualora immesse sul mercato quali autentiche, di circa € 270.000,00.
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