09/06/2023
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Editoriale Vito Lombardi 22 maggio 2020 13:58 Circa 4 minuti per leggerlo stampa
MARIGLIANO - Noi siamo solo a difesa della parola libera e contraria. Non siamo la sponda di nessuno. E mai lo saremo. Verificare? Verificare cosa? Abbiamo pubblicato delle dichiarazioni di un ex sindaco medico che ha espresso la propria opinione sui test rapidi effettuati dall’Amministrazione, della qual cosa si assume completamente la responsabilità, come abbiamo pubblicato la garbata replica dei dottori Sorrentino e Proietti in piena par condicio. Questo è diritto di cronaca. Questi sono i fatti. Il resto sono chiacchiere politiche che la verità disperde nel vento.
Invece di rispondere nel merito alla persona che denuncia, lei disprezza in pubblico un giornale che riporta le sue parole. Ok. Non le piacciamo. Ce ne faremo una ragione. Ma non ci faremo condizionare da ciò. Lei per noi è come gli altri che sono in politica. È uguale agli altri uomini che si sono candidati a gestire la cosa pubblica. E per questo motivo sottoposto a giudizio, positivo o negativo, del giornale e dei nostri lettori. È la democrazia. Minacce o non minacce.
Per carità noi non siamo il massimo del giornalismo. Ne siamo consapevoli. Ma abbiamo le mani libere. Non apparteniamo a nessun partito. Non abbiamo padroni. Nessuno ci paga. Non siamo Il Mattino, il Corriere della Sera o La Repubblica ma neppure lei è Walter Veltroni o Vincenzo De Luca.
Da più di 15 anni, però, in questa zona siamo la voce di chi non ha voce. Ed è grazie alla nostra onestà intellettuale che lei oggi è sindaco di Marigliano. Perché noi, contro tutto e tutti, da oltre 15 anni difendiamo la parola libera e contraria, pubblicando sulle nostre pagine le magagne della politica, sia essa di destra che di sinistra o di centro senza alcuna paura di chicchessia;
una politica, arrogante e terra terra che tanfa di umanità andata a male, che da più di vent’anni salta da uno schieramento all’altro senza un filo di rossore sul viso, che è sempre nelle stanze del potere, che reagisce sempre in modo scomposto e maleducato ai nostri articoli o alle denunce dei cittadini che pubblichiamo. Da quasi vent’anni la nostra utopia è quella di realizzare in questa città un luogo che non c’è ancora.
Negli anni per garantire la parole ai più deboli siamo stati denunciati da onorevoli, anche per aver pubblicato comunicati degli iscritti al partito che oggi lei rappresenta.
Noi, piaccia o no, siamo l’unico vero presidio libero di questa città, che non è stato ammansito da quelli prima di lei e non lo sarà da questa amministrazione, che fin dal suo insediamento ha fatto di tutto per mettere su una rete d’informazione comunale pagata con i soldi dei contribuenti che, più che informare, a tratti ha diffamato chi dissentiva.
In cinque anni non siamo mai venuti da lei? Non è vero. E lei lo sa benissimo. Abbiamo tentato. L’esperimento non riuscì. Inutile ricordare gli episodi. Rifletta sul perché. Si metta in discussione. Prenda in seria considerazione le parole del consigliere Saverio Lo Sapio che noi condividiamo appieno: sono parole dure, non di un suo nemico, ma di una persona che l’ha sempre sostenuta. Metta qualche punto interrogativo alle sue certezze che in alcuni momenti sembrano farlo apparire come quel Salvini che tanto disprezza. Usi il suo ascendente non per insultare chi non la pensa come lei ma per unire . Si sforzi di essere il sindaco di tutti. Ciò le darebbe vera autorevolezza.
Il nostro compito, di giornale libero, è mettere luce nei punti oscuri delle vicende. Far riflettere. Illuminare ciò che la politica sottace: mettere il centro storico pieno di buche sotto i riflettori oppure gli assembramenti nelle chiese che lei benevolmente in un video ha quasi giustificato; non è certamente quello di evidenziare il pesco in fiore, le bellezze naturali o le cose buone fatte dall’ amministrazione che è pagata profumatamente per farle.
Per concludere sindaco, senza astio, pubblicheremo sempre tutto ciò che arriva in redazione. Anche le cose che non sono gradite a lei e alla sua amministrazione. Soprattutto vogliamo ribadire che saremo sempre dalla parte dei cittadini, ponendo alla loro attenzione punti di vista diversi di uno stesso fatto, affinché si formino una opinione critica degli avvenimenti, senza condizionamenti. Saremo sempre al servizio dei governati. Mai al servizio dei governanti. Se ne faccia una ragione anche lei.
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