01/06/2023
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Lettere al direttore Redazione 19 settembre 2022 19:37 Circa 3 minuti per leggerlo stampa
* Di ing. Gilberto Donati
MARIGLIANO - Ieri sono stato alla manifestazione elettorale organizzata dal Partito Democratico in piazza Annunziata di Marigliano per ascoltare il discorso di Dario Franceschini, eletto in Emilia Romagna alle ultime elezioni politiche, attuale ministro della Cultura e candidato al Senato della Repubblica in Campania alle elezioni del prossimo 25 settembre.
Volevo capire quale fosse il suo pensiero politico e metterlo in relazione con una vicenda che gli descrivo in una e-mail (PEC) dello scorso mese di giugno 2022. Come si potrà constatare ,si trattava di intervenire senza difficoltà alcuna per eliminare delle reiterate inadempienze nella filiera burocratica del suo ministero, a partire dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l'area metropolitana di Napoli fino al suo ministero compreso.
I fatti, quali sono? All'inizio di dicembre 2020, alla suddetta Soprintendenza avevo fatto richiesta di accesso agli atti riguardanti i lavori di Riqualificazione dell’Asse Viario Corso Umberto I di Marigliano, ultimati a luglio 2020, al fine di conoscere se ci fossero state o meno prescrizioni per i lavori, e leggerle in caso affermativo. Non ricevendo risposta, sollecitavo con una PEC e venivo autorizzato all'accesso agli atti il 16 febbraio 2021: dovevo prendere contatti con il funzionario indicatomi nella autorizzazione stessa per fissare giorno e orario di accesso agli atti.
Ho scritto con posta elettronica a marzo e a luglio 2021 per avere un appuntamento, poi con una PEC di sollecito a settembre, indirizzata al Titolare del potere sostitutivo dell'Ente stesso. Nessuna risposta mi è mai pervenuta.
Nella speranza di uscire da questa impasse, ho scritto al quotidiano Il Mattino di Napoli che pubblicava la mia lettera l'8 dicembre 2021. Non essendosi smosso niente, ho scritto alla direzione generale A.BA.P. del ministero della Cultura, compreso il suo responsabile della Corruzione e della Trasparenza. Anche in questo caso mi hanno ignorato completamente.
Infine ho scritto, come già detto, a giugno scorso, una PEC per il ministro Franceschini, all’indirizzo del suo Capo di Gabinetto dottoressa Annalisa Cipollone.
E ad oggi non ho avuto ancora risposta e sono rimasto stupefatto del discorso, proprio a Marigliano, del ministro Franceschini che, nei suoi slogan elettorali, dice di voler essere la voce di questa terra, ripetendo più volte che “per rovesciare le cose, bisogna crederci”! Una frase veramente beffarda per me.
Questa vicenda è una rappresentazione vissuta di quello a cui va incontro il cittadino che sceglie, volontariamente e fattivamente, di partecipare alla vita della propria città: viene calpestato nei suoi diritti, mortificato pubblicamente. Poi ci si lamenta che i cittadini non vanno a votare e si disinteressano di politica! Ci vogliono fare tornare all’antico, al notabilato più sfacciato, all’algebra binaria dell’uno che vale uno e dello zero che vale e resta sempre zero.
Ho cercato di tirare fuori di me uno spirito pubblico costruttivo, muovendomi sulle tracce di leggi e principi civici, cercando nella conoscenza di dettagli significativi la verifica della tutela di un bene comune che, poi, avrebbe potuto interessare anche altri cittadini.
Alla protervia dimostrata dalla Soprintendenza per l’area metropolitana di Napoli e dal ministero della Cultura non può corrispondere il quieto vivere, il girarsi dall'altra parte o il permanere nella codardia morale. E’ uno schiaffo che certamente mi sono preso mettendoci la faccia, ma è incontrovertibile, a mio modesto pensare, che una parte di questo schiaffo sia arrivato anche alla città di Marigliano.
“Poca favilla gran fiamma seconda:
forse di retro a me con miglior voci
si pregherà perché Cirra risponda”
(Dante Alighieri, Divina Commedia, Paradiso, Canto I).
Per questo motivo ho ritenuto di portare a conoscenza i fatti raccontati.
*Ing. Gilberto Donati
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