29/11/2023
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Lettere al direttore Redazione 24 ottobre 2021 23:08 Circa 3 minuti per leggerlo stampa
Di Anna Rita Maione*
MARIGLIANO - Nell'ultimo Consiglio Comunale in cui la minoranza tutta ha chiesto ed ottenuto un Consiglio monotematico per la "discussione sullo stato delle manutenzioni,sulle problematiche afferenti agli istituti scolastici presenti sul territorio di Marigliano e sull'erogazione del servizio di mensa scolastica" si sono portate ancora una volta in dibattito le condizioni dei plessi e dei servizi alla scuola da parte del Comune e di questa Amministrazione.
Tra le tante cose ascoltate, alcune condivise, altre meno, mai mi sarei aspettata di sentire che la passata amministrazione ha "sprecato" denaro pubblico proveniente dalla Città Metropolitana per un progetto di riqualificazione a teatro di uno spazio dismesso di proprietà del Comune. La precedente amministrazione avrebbe quindi convogliato fondi per la costruzione di un teatro invece di pensare alle scuole.
Senza entrare nel merito della questione del bando e delle scelte fatte, quello che mi ha lasciata perplessa è il sentirsi dire che il teatro, e forse il teatro in quel luogo -parliamo del comparto 219- fosse inutile e sprecato e che quel progetto ha tolto fondi alle scuole.
Ho praticato il teatro sin da piccola grazie ad una compagnia amatoriale presente nella mia comunità parrocchiale, dove c'era anche un piccolo teatrino, e grazie alla passione per il teatro di un caro amico che ci faceva da regista. Nei tempi della scuola elementare le maestre spesso ci preparavano per spettacoli che tenevamo a scuola, in questo teatrino parrocchiale, che ormai non c'è più, o in qualche teatro dei paesi limitrofi perché, come tutti sappiamo, a Marigliano non c'è mai stato un vero teatro.
Il teatro mi ha dato tanto,così come e quanto la scuola, mi ha formata.
Non sono io di certo a dirlo, teatro e didattica possono andare di pari passo, tanto che il processo di riforma attivato dal Miur negli ultimi anni ha permesso di seguire percorsi di apprendimento alternativi che hanno trovato proprio nel teatro lo strumento didattico ideale, l'interazione perfetta tra scolastico ed extrascolastico,tra aula e laboratorio.
L'educazione teatrale a scuola si risolve, oltre che nell'acquisizione da parte degli studenti di abilità o competenze artistiche, anche e soprattutto nell'impiego del teatro come strumento pedagogico trasversale, in grado di incidere profondamente sulla crescita della persona nella sua interezza cognitiva ed emotiva. In tale ambito il Ministero ha avviato un lungo e proficuo percorso di promozione, sostegno e valorizzazione della pratica teatrale nelle scuole di ogni ordine e grado [fonte Miur].
Per questi motivi penso fortemente che un teatro nel nostro Paese non sia certo uno spreco e tanto meno che tolga qualcosa alle scuole,anzi,può essere un valore aggiunto per tutte le scuole del Comune di Marigliano e per ipercorsi formativi offerti ai bambini e ai ragazzi,dalla scuola materna alle superiori.
Se poi si sceglie di portare il teatro in un contesto particolare della periferia, come quello che può essere il comparto 219, creando un polo di riferimento culturale per la città, allora, ancor più, si sceglie di dare una possibilità alle giovani generazioni perché la cultura è l'unica arma contro il degrado e ogni forma di violenza. Arte, incontro, condivisione, impegno sociale, sono le mille facce del teatro e ne fanno un'arma per dipingere di bellezza le periferie.
Voglio quindi essere fiduciosa e sperare che presto il progetto per un teatro a Marigliano venga portato avanti e non venga sprecata questa occasione per la vita associativa della città, per le scuole e per tutte le associazioni culturali del nostro territorio.
Anna Rita Maione
Consigliere comunale di opposizione*
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