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Lettere al direttore Redazione 17 novembre 2020 17:24 Circa 3 minuti per leggerlo stampa
MARIGLIANO - La lista civica Periferie 2030, con la sua rappresentante Rosa Capua, inizia un percorso di minoranza in Consiglio Comunale. La Nostra rappresentante ha espresso l'emozione di rappresentare cittadini che ancora credono si possa lavorare, proporre, costruire una Marigliano a misura d'uomo.
I primi segnali però sembrano portare l'attuale maggioranza in tutt'altra direzione, lontana dai bisogni e dalle esigenze dei cittadini, specialmente in questo periodo così tragico, per fare spazio ad esigenze che nemmeno il manuale Cencelli è riuscito a soddisfare.
Superati i primi punti all'ordine del giorno in un clima disteso e collaborativo, dove tutta la maggioranza (compresi i consiglieri che nei giorni precedenti hanno espresso pareri critici) si è allineata e compattata nelle votazioni (con qualche piccolo errore/defezione per un componente supplente della Commissione elettorale), eleggendo il Presidente ed il vice del Consiglio.
Quando si arriva alla discussione del settimo punto all'ordine del giorno, neo Presidente insediato, comincia la "commedia".
Il settimo punto prevedeva modifiche allo statuto. Modifica volta ad aumentare il numero degli assessori da 6 a 7. Non si sta a discutere della necessità di un ulteriore assessore, non discutiamo sulla opportunità di presentare questa modifica al primo Consiglio Comunale. Si discute invece dell'arroganza e della prevaricazione messa in atto dalla maggioranza che, pur di non ammettere un errore grossolano nello stilare gli ordini del giorno del Consiglio, ha dato inizio ad una scena comica. Dopo l'intervento del Sindaco che "trasformava" il settimo punto in un "atto d'indirizzo" per una Commissione non ancora costituita, dall'opposizione si faceva notare che o si votava l'odg così come era stato formulato o non bisognava votare su un atto d'indirizzo, in quanto lo stesso non prevede il voto. Il il Sindaco non dava risposte chiare, qualche elfo (nascosto di lato) suggeriva di mettere ai voti, si sollevavano gli avvocati per difendere l'indifendibile (forse per deformazione professionale e/o per spirito di appartenenza alla maggioranza), alla fine pur di mostrare i muscoli e rispondere agli ordini, ... viene messo ai voti un atto di indirizzo. La minoranza non partecipa alla votazione e così i vassalli se la sono suonata e se la sono cantata.
Ci teniamo a precisare che comunque la collaborazione non verrà meno, correttezza e lealtà istituzionale saranno sempre present da parte della minoranza. Questo però non significa che saranno accettati errori grossolani, imposizioni, prevaricazioni.
Il settimo assessore si farà , perchè pare sia la preoccupazione maggiore della vostra "azione" amministrativa. Dovrete però farlo con chiarezza, trasparenza e nel rispetto delle norme. Dalla conferenza dei capigruppo (convocata nel primo giorno utile dopo il Consiglio) verrà fuori sicuramente l'elezione della Commissione Statuto che, avevate "dimenticato" di inserire nello scorso Consiglio Comunale. Questa Commissione è propedeutica alle modifiche dello statuto stesso. Ricordate però di proporre ordini del giorno che vadano incontro alle esigenze dei cittadini e non solo a logiche "cencelliane" riportate sulla copertina del manuale. Magari ci si impegni a rispondere alle istanze dei cittadini che chiedono la rinuncia alle indennità previste per la giunta, almeno per la durata della pandemia.
Per chiudere una raccomandazione: si faccia in fretta perchè senza il settimo assessore ... Marigliano non si amministra!
Periferia 2030
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