28/11/2023
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Lettere al direttore Redazione 23 febbraio 2023 23:43 Circa 1 minuto per leggerlo stampa
MARIGLIANO - Un dolente grido di indignazione arriva da Michele Monda che oggi ha riesumato, insieme ai suoi fratelli, la salma del padre. La visione dei poveri resti del defunto ha schioccato non poco i familiari presenti .
“Nella giornata di giovedì 23 febbraio 2023, - afferma Michele Monda - io ed i miei fratelli ci siamo recati al cimitero di Marigliano per esumare il corpo di mio padre, ma la vista è stata agghiacciante: vedere i resti di un caro defunto ricoperti di terreno all’interno della bara provocherebbe rabbia e dolore a chiunque.
Presumibilmente l’acqua ha iniziato ad invadere la fossa facendo marcire la bara e quel terreno, nei giorni piovosi, è diventato fango. Mi chiedo come sia potuto accadere una cosa del genere nel 2023, chi può dare una risposta a questo scempio?
Penso che bisognerebbe trovare un’alternativa a tutto ciò, perché, - continua indignato il signor Michele - anche se scritto così, potrebbe essere irrilevante come cosa per qualche lettore, è assolutamente poco dignitoso ed immorale ritrovare dei resti di una persona più che cara in quelle condizioni.
Spero che il mio scrivere - conclude il signor Monda - possa scuotere gli animi di chi, come me, pensa che in quella bara ci possa essere una parte fondamentale della propria vita.
Dal mio punto di vista bisognerebbe dare valore e dignità a queste cose. Anche dopo la morte. Mi rivolgo all’Amministrazione e a chi ha il dovere e la competenza di trovare soluzioni degne per le future inumazioni”.
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