23/09/2023
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Lettere al direttore Redazione 03 settembre 2022 17:29 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
SAVIANO - Come già fatto notare in diverse occasioni e da tanti cittadini, continua a persistere l'inciviltà di alcuni cittadini che buttano la propria immondizia lungo le strade pubbliche.
In modo particolare parliamo di una zona, Via Abate Minichini di Saviano, precisamente nei pressi del Famosissimo Parco della Cisternina, parliamo del fabbricato costruito per i terremotati degli anni 80, oggi da vari anni in totale stato di abbandono.
Una struttura che ha interessato l'attenzione di tanti politici locali ma che alla fine non ha portato mai ad una concreta soluzione. Una struttura in cui si concentrano e sintetizzano lo spreco del denaro pubblico, l’incuria delle amministrazioni locali coinvolte a vario titolo di competenza e responsabilità e il degrado ambientale.
Un “monumento“ che rientra nella lunga ed ampia casistica delle molteplici e multiformi “mostruosità”, nutrite e alimentate dall’improprio utilizzo dell’ingente flusso dei finanziamenti concessi dallo Stato per l’attuazione del programma di ricostruzione abitativa e delle infrastrutture nei territori, gravemente colpiti e devastati dal terremoto del novembre del 1980 e del febbraio del 1981 in Campania e Basilicata.
Ora cosa succede? Che oltre al costante degrado di un'opera divenuta monumento al degrado ed allo spreco di denaro pubblico, struttura fatiscente, dove piante, erbacce ed animali di tutte le specie a discapito dei residenti e delle abitazioni presenti nelle vicinanze, la fanno da padrona, si aggiunge quello dell'inciviltà di tanti cittadini i quali transitando con le macchine lungo la via Abbate Minichini buttano ogni tipo di rifiuto procurando un danno ambientale che non ha fine.
Eppure il Comune di Saviano, perlomeno per un tratto di strada, ha ben pensato ed installato delle telecamere di controllo, che purtroppo non sappiamo se effettivamente sono funzionanti. Intanto resta di fatto che percorrere a piedi questo tratto di strada periferico è divenuto impossibile se non si vuole incorrere in sgraditi incontri di animali da fogna. In passato più volte la cosa è stata segnalata agli organi competenti ma puntualmente o ci si limita ad un intervento solo in quel momento o peggio non ci si interessa proprio.
Eppure quel tratto di strada è percorso quotidianamente da varie forze Istituzionali, ma nonostante ciò il degrado continua. Come sempre ci troviamo difronte ad uno struzzo che per non vedere mette la testa sotto terra, in questo caso la testa viene girata altrove e chi ne paga le conseguenze sono i residenti e tutti coloro che, trattandosi di strada in periferia, vorrebbero poter praticare del sano sport.
Concludo dicendo che pur parlando di strada la SP258 Nola-San Vitaliano dove vi è anche competenza della Città Metropolitana di Napoli oltre che del Comune di Saviano, l'incuria, il degrado, la manutenzione e l'abbandono di rifiuti continuano a farla da padrone.
C.R.
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