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Salute Ilenia Papilio 12 aprile 2020 21:25 Circa 3 minuti per leggerlo stampa
Mens sana in corpore sano dicevano i latini duemila anni fa, eppure la terribile pandemia che sta colpendo il nostro pianeta sembra aver fatto dimenticare a chi governa il peso che settimane e settimane di reclusione forzata in casa, timori del contagio, isolamento e gravi perdite economiche stanno avendo sulla psiche dei cittadini.
Il dato a cui nessuno pare voler mostrare attenzione infatti è il numero crescente di suicidi in Italia dall’inizio del lockdown ad oggi, ultimo un nonno di Savona che si è tolto la vita poiché impossibilitato a vedere i nipotini per via del dpcm.
Giovedì sera il presidente del consiglio Giuseppe Conte ha comunicato a reti unificate il giusto prolungamento delle misure di contenimento fino al 3 maggio e, al contempo, l’apertura simbolica di alcune attività commerciali quali i negozi di abbigliamento per bambini, le librerie e le cartolerie; prontamente alcuni governatori regionali come Fontana della Lombardia hanno ritenuto queste aperture inadeguate visto l’alto numero dei contagi nella regione di loro competenza, ed ecco che nel giorno di Pasqua l’ordinanza del presidente De Luca della Campania non si è fatta attendere: librerie e cartolerie chiuse e negozi di abbigliamento per bambini aperti solo in determinati giorni e orari della settimana, eppure ci si chiede se in una regione come la nostra dove il contagio è stato per ora contenuto, questo eccesso di severità sia motivabile. A questo si aggiunge il divieto di consegne di cibi pronti vigente dal 9 marzo 2020 che, dopo 33 giorni sta portando al tracollo e ad una conseguente protesta i ristoratori campani.
Alle ordinanze regionali si sommano poi una serie di ordinanze comunali delle più disparate: la spesa per cognome, i prodotti vendibili o meno da parte dei pochi esercizi commerciali aperti, le chiusure anticipate dei supermercati e così via fino al suggerimento da parte delle polizie locali di segnalare qualsiasi infrazione commessa dai concittadini. Qual è il prezzo psicologico di tutto questo?
L’essere umano è per sua natura un animale sociale e nella comunità trova sostegno e riconoscimento, inoltre l’attività lavorativa oltre a garantire il sostentamento economico è componente fondamentale dell’equilibrio psichico e della sua integrazione e riconoscimento nella società: mesi e mesi di reclusione forzata avranno, secondo gli esperti, gli stessi effetti del disturbo post-traumatico da stress, tenendo presente che al momento, è molto frequente soffrire di insonnia, ansia, attacchi di panico e sbalzi d’umore come dimostra anche il grande incremento della vendita di psicofarmaci presso le farmacie.
Sono un’insegnante e i miei alunni, attraverso lo schermo di un pc mi confidano che spesso non riescono ad addormentarsi prima delle 4 del mattino, che restano tutto il giorno in pigiama e mi chiedo quanto peserà tutto questo sulla loro psiche e sulla costruzione della loro personalità.
Sarebbe di importanza vitale se chi governa comprendesse la necessità di una comunicazione consapevole, priva di continui proclami, di ramanzine paternalistiche o di insensate cacce all’untore: la salute è un concetto plurale e sfaccettato e oltre a quella fisica esiste anche quella psichica: direi di smetterla di additare chi fa un metro in più o si reca una volta in più al supermercato; non si tratta di carni che si spostano, ma di esseri umani, spesso soli e fragili, ai quali è stata negata, per giusta causa, ma non per loro colpa, la loro natura: quella sociale.
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