13/05/2024
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Antonio Marino 02 marzo 2013 14:23 Circa 4 minuti per leggerlo stampa
Tutto fermo in vetta, bianconeri sempre a +6
NAPOLI - Napoli e Juve si sono giocate tutto. Hanno speso fino all’ultima goccia di sudore, affrontandosi a viso aperto. Nessuno ha mai evitato un contrasto, nessuno ha mai tirato indietro la gamba. E alla fine nessuno l’ha spuntata. Anche se, a dire il vero, l’1 a 1 del San Paolo fa sorridere Conte, che sa bene che con sei punti di vantaggio, e lo scontro diretto ormai alle spalle, la sua squadra ha una buca in meno da superare sulla strada verso lo scudetto.
Mazzarri schiera gli azzurri in formazione tipo, con Britos centrale mancino di difesa, Inler e Behrami in mediana, e Pandev in avanti, preferito a Insigne.
La Juve recupera Chiellini in difesa, e sulla sinistra schiera l’ex atalantino Peluso, al posto di Asamoah. In attacco spazio a Giovinco e Vucinic.
Nemmeno il tempo di far fischiare a Orsato l’inizio del match, che Pandev è già scappato avanti sulla fascia destra. Il macedone supera due avversarari e mette al centro, ma il destro di Hamsik è ancora freddo, e la conclusione finisce in curva. Tre minuti dopo, altro sussulto per la porta di Buffon. Ancora Hamsik avanza palla al piede, vede uno spiraglio e cerca la porta, stavolta di sinistro. Cambiando l’ordine dei fattori, il prodotto con non cambia. Palla in curva. Ma il Napoli spinge, aggredisce e morde le caviglie della vecchia signora. E paradossalmente, come spesso succede, è proprio la Juve a trovare il vantaggio. Sugli sviluppi di un corner, Pirlo crossa in mezzo dove Britos perde la marcatura su Chiellini.
Il difensore bianconero stacca alto e insacca con prepotenza alle spalle di De Sanctis. Il Napoli si sgonfia. La Juve gioca a memoria e trova la porta con facilità. Vucinic ci prova in tutti i modi, di testa prima e di sinistro poi, ma non è fortunato. I partenopei provano a uscire dall’empasse con qualche tiro dalla distanza. Troppo poco per spaventare Buffon. Britos si scontra con Inler e resta per qualche secondo in terra. Lo stadio è col fiato sospeso, si teme il peggio. Il difensore azzurro si alza dopo qualche secondo. Allarme rientrato. Il Napoli si scuote. Prima ci prova Hamsik. Il suo tiro è deviato dai difensori avversari e finisce fra le mani del numero 1 bianconero. Poi è Zuniga a cercare gloria. Ancora una deviazione di Bonucci e palla in angolo. Il Napoli c’è, si è risvegliato. E anche Inler, leone del centrocampo fino a quel momento narcotizzato, si risveglia, inferocito. Destro violento dal limite dell’area e palla che, deviata da un difensore, buca Buffon. Pareggio in extremis di primo tempo. La ripresa è tutta da giocare.
Il secondo tempo vede una Juve arrembante, all’assalto dell’area avversaria. Il Napoli, un po’ sulle gambe, si difende come può. Ci pensa il solito Hamsik a togliere d’impaccio i suoi compagni. Sinistro potente dal limite dell’area che Buffon è costretto a deviare in angolo coi pugni. Dall’altra parte risponde Peluso, con un tiro altissimo. Gli azzurri prendono campo e Mazzarri sostituisce Pandev con Insigne per vivacizzare la manovra. Maggio crossa forte e preciso dalla destra, Cavani, apparso ancora una volta un po’ in ombra e fuori dal gioco, prova la torsione di testa. La potenza c’è, manca la precisione, e Buffon para. Un minuto dopo clamorosa azione gol per gli azzurri. Ancora Hamsik a fare la guerra con Buffon. Ancora una volta vince il portiere della nazionale, che, però, nella respinta spalanca la porta a Dzemaili. Clamoroso l’errore dello svizzero che calcia al lato.
La Juve capisce il momento e ammansisce il Napoli col possesso palla. Vucinic tiene la squadra alta e l’unico sussulto azzurro è una conclusione di Inler da fuori che finisce fuori. Per il resto, è accademia. I bianconeri gestiscono il risultato. Il pareggio, tutto sommato, può bastare. Nemmeno la punizione dal limite calciata da Cavani all’88 minuto, con lo stadio tutto in piedi, regala emozioni.
Finisce 1 a 1, dunque, il big match del campionato, di cui si parlava ormai da settimane. Finisce con un mezza vittoria per la Juve, che passa un esame difficile, che tante altre grandi non hanno superato, quello di Fuorigrotta. Finisce con una mezza sconfitta per il Napoli, che mantiene il distacco invariato, ma perde l’ennesima occasione di rosicchiare punti. Campionato aperto? Chissà. Nella vita tutto può succedere, si dice. E nel calcio?
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