29/11/2023
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Libri Redazione 19 novembre 2023 20:36 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
"Profilo storico della letteratura italiana, vol. III. Dal Secondo Ottocento ad oggi" è il titolo dell’ultimo lavoro del professore Angelo Porcaro, docente di Italiano e latino presso il Liceo “C. Colombo” di Marigliano, cultore di letteratura italiana presso il dipartimento di studi umanistici dell’Università di Napoli “Federico II”.
Questo è il primo di tre volumi di un grande progetto, che coprirà tutto l’arco della letteratura italiana, dalle origini della letteratura italiana ad oggi.
Il manuale è stato elaborato per spingere alla conoscenza dei testi e al piacere della lettura, entrambi irrinunciabili per conoscere la letteratura, in modo costruttivo e consapevole.
Il corpo dell’opera si sviluppa in periodi storici, che permettono di conoscere le opere e gli autori, attraverso una ampia selezione e la trattazione di questioni fondamentali, le situazioni in cui i testi sono stati prodotti, le esperienze che la loro lettura può suscitare.
Si presenta, pertanto, una esposizione essenziale, chiara e lineare dei momenti principali della tradizione letteraria, intrecciando la raccolta delle informazioni storiche con la proposta di alcuni tra i momenti più rappresentativi della cultura italiana.
Uno spazio significativo è riservato agli autori maggiori, presentati e commentati in capitoli autonomi, e individuati come snodi decisivi per la costruzione di un’identità culturale italiana.
Questo terzo volume del profilo storico si conclude con le parole del critico e storico letterario Giulio Ferroni, che possono dare un’indicazione, tracciare una strada per le nuove generazioni:
"Eppure, nei confronti della situazione attuale del mondo, dei pericoli e delle minacce che incombono sull’uomo e sulla natura, la letteratura può forse giocare ancora una parte non indifferente: di fronte alla necessità di arginare la degradazione della vita quotidiana, di cercare, nonostante tutto, equilibri più giusti ai quali l’attuale società del consumo indiscriminato pare disinteressarsi, si possono ancora ricavare importanti insegnamenti dalla lunga tradizione della cultura europea e della stessa storia letteraria italiana. Saper leggere questa tradizione potrà forse aiutare a identificare forme di vita che valga la pena vivere, a ritrovare il senso di una moderna ragione critica: e si può sperare che, al di là delle apparenze e delle mode spettacolari che continuamente si accumulano e si dissolvono, proprio le giovani generazioni sappiano accostarsi con uno sguardo nuovo alla tradizione, sappiano esprimere una nuova coscienza razionale e civile, un nuovo senso della memoria e del nesso tra passato e presente, un rapporto non distruttivo con la natura. Dall’uso che i giovani sapranno fare di questo patrimonio deriva la possibilità che la letteratura e la sua storia non abbiano fine".
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